Nato a Sabadell, Óscar ha esordito professionalmente con il Barcellona. Tra il 1992 e il 1994 ha giocato cinque partite della Liga con il Barça, campione ogni anno e, dopo un prestito al club di massima divisione Albacete Balompié, è tornato al Barcellona ed è stato spesso utilizzato (con buoni risultati) in vari ruoli offensivi: durante nella stagione 1995-1996 ha segnato 10 gol in campionato, il maggior numero in rosa, anche se ha giocato solo 11 delle sue 28 presenze.[1]
Con il suo ruolo in graduale diminuzione, Óscar è passato al Valencia per una stagione, poi per 4 anni all'RCD Espanyol (facendo nuovamente coppia con il fratello Roger, per tre stagioni) e, infine, UE Lleida per una stagione, e ritirandosi nel giugno 2005 all'età di 32 anni. Il 7 gennaio nel 2001, mentre giocava per la seconda squadra contro il CD Numancia, fu portato in ospedale dopo aver ingoiato la lingua.[2]
Óscar ha quasi firmato per il West Ham United FC nell'estate 2002, ma l'accordo è fallito dopo una settimana di prova ed è tornato all'Espanyol, con il quale non ha mai segnato più di un gol a stagione in quattro anni.[3]
Inizia la carriera di allenatore come vice allenatore della Catalogna nel periodo 2009-2010, nel quale il selezionatore della Selecció era Johan Cruijff[6].
In seguito allenò le giovanili del Barcellona, dal 2010 al 2012. Il 22 maggio 2012 fu assunto come allenatore dal Maccabi Tel Aviv[7], vincendo il campionato, salvo poi dimettersi esattamente un anno dopo per motivi personali[8].
Il 26 giugno 2013 viene assunto come nuovo tecnico del Brighton & Hove Albion[9]. Si dimette il 12 maggio 2014 in seguito alla sconfitta per 2-1 contro il Derby County nelle semifinali dei play-off di Football League Championship[10].
Il 2 giugno 2014 ritorna al Maccabi Tel Aviv, firmando un biennale, per poi dimettersi il 26 agosto a causa del conflitto israelo-palestinese[11].
Il 2 settembre 2014, in seguito alle dimissioni di Giuseppe Sannino, ritorna in Inghilterra, al Watford[12] venendo sollevato dopo soli 27 giorni.[13] Dopo essere stato per più di un anno senza squadra, il 28 dicembre 2015 diventa il nuovo allenatore del Red Bull Salisburgo.[14]
Il 15 giugno 2017 viene annunciato come nuovo allenatore del Saint-Étienne.[15] Dopo un periodo negativo per la squadra francese, il 15 novembre risolve consensualmente il contratto.[16]
Il 5 gennaio 2018 diventa il nuovo tecnico dell'Olympiakos.[17] Si dimette dall'incarico il 3 aprile, in seguito al pareggio contro il Levadeiakos che ha tagliato fuori il club ateniese dalla corsa Scudetto.[18]