61 Virginis ha una massa e un raggio leggermente inferiori a quelli del Sole e una luminosità del 78%. Sulla sua età non c'è uniformità nella sua stima, probabilmente è più vecchia del Sole, alcune fonti indicano un'età di oltre 8 miliardi di anni,[1] altre suggeriscono un'età simile a quella del Sole, ovvero 4,6 miliardi di anni.[2]
La stella mostra un eccesso nella luce infrarossa, che si spiega con la presenza di un disco di polveri situato a 8,3 UA di distanza. Successive osservazioni con il telescopio spaziale Spitzer hanno poi confermato l'esistenza di un secondo grosso anello che sarebbe situato tra le 120 e le 220 UA di distanza[3], o come da più recenti osservazioni col radiointerferometroALMA da 30 a 150 UA[2].
Sistema planetario
61 Virginis era stata inserita nei progetti Darwin e del Terrestrial Planet Finder come obiettivo primario per la ricerca di pianeti terrestri, tuttavia i due progetti sono stati in seguito cancellati. Nel 2009 grazie ad indagini combinate del telescopio Keck e dell'Anglo-Australian Planet Search sono stati scoperti 3 pianeti extrasolari orbitanti attorno ad essa[4]. Il più vicino alla stella madre è una Super Terra con una massa 5 volte quella terrestre, mentre gli altri 2 sono giganti gassosi di massa compresa tra le 18 e le 23 masse terrestri.
Tutti i pianeti sono piuttosto vicini alla stella e troppo caldi per sostenere l'acqua liquida in superficie, anche il terzo in ordine di distanza è più vicino di quanto Venere non lo sia al Sole. Il terzo pianeta non è stato tuttavia confermato dopo osservazioni con lo spettrografoHARPS nel 2012.[2] Uno studio del 2021 lo ha classificato come un falso positivo,[5] ma nel 2023 due studi pubblicati basati sulle variazioni della sulla velocità radiale in un periodo di 10 anni lo hanno definitivamente confermato, sebbene con una massa minima inferiore a quella indicata in precedenza.[6][7]