Agatone (martire)
Agatone (... – Sicilia, IV secolo) è stato un vescovo romano, vittima delle persecuzioni in Sicilia nel IV secolo. È venerato dalla Chiesa cattolica come martire, e viene festeggiato il 5 luglio. AgiografiaLe fonti su di lui sono decisamente lacunose e non si conosce alcunché di certo. Viene nominato nel Martirologio geronimiano, che commemora il 5 luglio i martiri Agatone e Trifina in Sicilia, senza però riferire ulteriori notizie biografiche. Il suo nome venne in seguito riportato in alcuni manoscritti di area siciliana, in vari martirologi e infine nel Martirologio romano. Secondo alcuni studiosi pare essere Agatone I, vescovo di Lipari nel III secolo, quando, intorno al 264, il corpo di san Bartolomeo Apostolo vi giunse[1]. Fu lui che nominò san Bartolomeo patrono delle Eolie. Di questo avvenimento resta traccia nella chiesa intitolata a sant'Agatone extra moenia, sulla cui facciata è riportata la data per l'arrivo delle spoglie di San Bartolomeo sull'isola (13 febbraio 264, data che però non ha un riscontro certo). Successivamente Agatone fu perseguitato, durante l'impero di Decio e poi di Valeriano, e fuggì da Lipari, rifugiandosi in Sicilia, forse a Lentini, dove visse nascosto in una grotta presso la città, o forse a Brucoli, dove sarebbe rimasto nascosto presso le grotte vicine al Santuario della Madonna dell'Adonai. CultoLa Chiesa cattolica lo venera come un santo e lo ricorda il giorno 5 luglio. Non è più presente nel Martirologio romano. Note
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