Nel 1096, il fratello Muḥammad I gli affidò il governo della provincia del Khorasan.[1] Negli anni successivi Aḥmed Sanjar divenne il capo della maggior parte dell'Impero persiano fissando la sua capitale a Nishapur.
Alcuni governatori si rivoltarono contro di lui, continuando la scissione del Grande Impero selgiuchide che era iniziata con le guerre dinastiche.
Nel 1102, respinse l'invasione proveniente dalla Kashgaria, uccidendo Jibrāʾīl Arslān Khān vicino Termez.[1] Sanjar intraprese poi una campagna per eliminare gli Assassini di Alamut, e con successo li eliminò da un certo numero di loro roccaforti.[2]
Tuttavia, un aneddoto racconta che mentre marciava verso la loro roccaforte di Alamut, Sanjar si svegliò un giorno, trovando un pugnale accanto al suo giaciglio, e infilzato sulla lama c'era un messaggio di Ḥasan-i Ṣabbāḥ che gli proponeva la pace.
Sanjar, impressionato da questo evento, inviò emissari a Ḥasan ed entrambi decisero di fare la pace.[3]
Subì la sua prima disastrosa sconfitta e riuscì a fuggire con soli quindici cavalieri della sua guardia, perdendo tutto il territorio selgiuchide a est della Syr Darya (Jaxartes), la Corasmia (Khwārezm) che divenne Stato vassallo dei Kara Khitay e iniziò una campagna di aggressione contro Sanjar.
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Aḥmed Sanjar fu catturato nel 1153 dai turchi Oghuz del Khuttal e del Tokharistan che lo tennero prigioniero fino al 1156.[6]
Morì l'anno successivo e fu sepolto a Merv, dove la sua tomba fu distrutta dai Mongoli durante la loro invasione dell'Impero Corasmio.
Aḥmed Sanjar sposò Turkān Khātūn 1156) da cui ebbe due figlie che divennero le mogli di suo nipote Maḥmūd. Dopo la sua morte Aḥmed Sanjar prese in moglie Rusudan, figlia di Demetrio I di Georgia, vedova del sultano Masʿūd Temirek, da cui non ebbe figli.
Famiglia
Consorti
Aḥmed Sanjar aveva due mogli, ricordate nei documenti:
Turkan Khatun (? - aprile 1156, sepolta nel complesso Yūsuf Hamadānī a Merv). Figlia di Muḥammad Arslān Khān, sovrano dei Karakhanidi.
Gawhar Khatun, nel 1134 sposò suo cugino Ghiyāth al-Dīn Masʿūd. Ebbero una figlia, che sposò Dāwūd, figlio di Maḥmūd II, ma l'unione fu infelice e venne sciolta, cosicché Gavhar sposò Muḥammed II, un altro dei figli di Maḥmūd.
^ab(EN) Grousset, René (1970) The Empire of the Steppes, Rutgers University Press, New Brunswick, New Jersey, USA, ISBN 0-8135-0627-1
^(EN) Franzius, Enno (1969), History of the Order of Assassins (Storia dell'Ordine degli Assassini), New York, Funk e Wagnalls, p. 59, OCLC 23676
^(EN) Lewis, Bernard (1968) The Assassins: A Radical Sect in Islam (Gli Assassini: Una setta radicale nell'Islam) Basic Books, New York, p. 30, OCLC 436364
^(EN) Liao Shih (the official history of the Khitan Dynasty) cited by Wittfogel, Karl A. and Feng Chia-Sheng (1949) History of Chinese Society: Liao, 907-1125, Philadelphia, American Philosophical Society, pp. 856-857]