Nel 1357, suo zio, il duca di Baviera, conte d'Olanda e Zelanda e conte d'Hainaut, Guglielmo, iniziò a mostrare i primi segni di squilibrio mentale[7], per tale ragione, suo padre, Alberto, allora ventiduenne, assunse la reggenza (reggente, o ruwaard in olandese) dell'Olanda e dell'Hainaut, come ci viene confermato dal continuatie III della Chronologia Johannes de Beke[1]. Suo padre, Alberto formalmente non succedette al fratello sino al 1388, approfittando di questo periodo per maritare tutte le sue figlie con nobili e principi dell'Impero. Infatti, durante la reggenza, i suoi genitori, Alberto e Margherita maritarono tutte le loro figlie con nobili e principi dell'Impero, tra cui, Margherita andò in sposa a Giovanni di Borgogna, erede del ducato di Borgogna (il loro figlio Filippo III di Borgogna ereditò infine alcuni dei territori di Alberto I), mentre il figlio, Guglielmo sposava la sorella di Giovanni, Margherita[8] e Giovanna, come ci viene confermato dal Benessii de Weitmil Chronicon Ecclesiæ Pragensis, Liber IV, Scriptores Rerum Bohemicarum, Tomus II, il 17 novembre 1370[9], sposò Venceslao, re dei Romani[1], figlio dell'imperatoreCarlo IV e della sua terza moglie, Anna di Schweidnitz, come ci conferma il Benessii de Weitmil Chronicon Ecclesiæ Pragensis, Liber IV, Scriptores Rerum Bohemicarum, Tomus II[10]; anche il continuatie IV della Chronologia Johannes de Beke, conferma il matrimonio[1].
Di Alberto II si hanno scarse notizie, e, dopo la morte della madre, 1386[11], trascorse gran parte della sua vita a Straubing, preoccupandosi del benessere della città ed incoraggiando l'operato della chiesa. Preferì non interferire nelle vicende interne dello stato che avevano per protagonisti i suoi cugini, i figli di Stefano II di Baviera ma supportò la loro guerra contro la confederazione delle città della Svevia e contro l'Arcivescovo Salisburgo. Anche, dopo l'omicidio dell'amante di suo padre, Aleid van Poelgeest, nel settembre 1393 a L'Aia[12], fu a fianco del padre, che perseguitò a lungo il partito dei nobili, responsabili del delitto, distruggendo la maggior parte delle loro roccaforti[13]. Fu a fianco del padre anche nella contesa che ebbe col figlio maschio primogenito, Guglielmo, che li portò ad uno scontro, che ben presto ebbe termine[14].
W.T. Waugh, "Germania: Carlo IV", cap. X, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 401–422.
Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 411–444.