Alfonso Andreozzi (Firenze, 1821 – Firenze, 1894) è stato un giornalista, avvocato e orientalista italiano.
Biografia
Tra i primi studiosi italiani della Cina in epoca moderna, fu attivista liberale e simpatizzante del movimento carbonaro, ed assunse la difesa in Tribunale di Francesco Domenico Guerrazzi, quando questi venne accusato del reato di lesa maestà. Ciò lo rese inviso al governo del Granducato di Toscana, e per questo trascorse gran parte della sua vita in esilio a Parigi.
Nella capitale francese divenne allievo del famoso sinologo Stanislas Julien.
Bibliografia parziale
- Sopra il dizionario enciclopedico della lingua cinese di Collery (1850).
- Vita di Carlo Alberto, Federico Crivellari e C. Editori, Torino, (1850).
- Le leggi penali degli antichi cinesi (1878).
- Il dente di Buddha, racconto estratto dalla Storia delle Spiagge e letteralmente tradotto dal cinese (Dotti, Firenze 1883 - Rist. Sonzogno, 1985)
Collegamenti esterni
- Andreòzzi, Alfonso, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giovanni Vacca, ANDREOZZI, Alfonso, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Andreòzzi, Alfònso, su sapere.it, De Agostini.
- Anna Buiatti, ANDREOZZI, Alfonso, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 3, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.