Ali Salim al-BaydʿAlī Sālim al-Bayḍ (in arabo علي سالم البيض?) (Hadramawt, 10 febbraio 1939) è un politico yemenita, esponente di spicco della Repubblica Democratica Popolare dello Yemen.
BiografiaFu vicepresidente della Repubblica dello Yemen dopo l'unificazione, dal 22 maggio 1990 al maggio 1994. Al-Bayd fuggì nel vicino Sultanato dell'Oman dopo la fallita secessione da lui tentata. Dopo 15 anni di esilio, ʿAlī Sālim al-Bayḍ è riapparso sulla scena politica il 21 maggio 2009, in occasione del 19º anniversario dell'unità fra Yemen del Nord e Yemen del Sud. Ciò ha provocato un brusco innalzamento della tensione nel meridione del Paese, con scontri e violenze tra i manifestanti e le forze di sicurezza yemenite. In un'intervista televisiva tenuta in Germania, l'ex-vicepresidente della Repubblica si è dichiarato capo dei separatisti sud-yemeniti e ha preannunciato il suo ritorno nel meridione yemenita, definendo "una trappola" l'accordo di unificazione del 1990.[1] Come risultato di ciò ha perduto il suo diritto di risiedere in Oman per aver violato le condizioni sottoscritte per ottenerne la cittadinanza.[2] Note
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