Angelo Crialesi
Angelo Crialesi (Roviano, 11 gennaio 1958) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. CarrieraGiocatoreDopo le giovanili disputate nella squadra del Tivoli, passa al Banco Roma. Con la formazione capitolina esordisce in Serie C nel campionato 1977-1978 (4 presenze), e nelle due stagioni successive gioca da titolare in Serie C2 realizzando complessivamente 21 reti[1]. Viene quindi prelevato dall'Inter insieme al compagno di squadra Antonio Tempestilli[2]. In nerazzurro disputa una sola partita in Coppa Italia contro l'Avellino[3] e quindi nel calciomercato autunnale viene ceduto al Brescia[2], neopromosso in Serie A Con le rondinelle esordisce in massima serie il 26 ottobre 1980 contro la Fiorentina. Chiude il campionato con 10 presenze e una rete, che però non bastano ai lombardi per evitare la retrocessione. A fine stagione l'Inter lo cede al Catania[2]. Nella prima stagione con la squadra etnea mette a segno 10 reti[4], giocando in coppia con Aldo Cantarutti. Nella stagione successiva le marcature scendono a 5, ma conquista la promozione in Serie A dopo gli spareggi, mettendo anche a segno la rete decisiva nella vittoria sul Como[4]. Meno positiva invece sarà l'annata successiva in Serie A, con Crialesi a segno una sola volta in 22 incontri disputati, e il Catania ultimo con soli 12 punti[4]. Nell'autunno 1984 scende in Serie C1 col Piacenza[5], dove è titolare in attacco insieme a Gianfranco Serioli: con gli emiliani sfiora la promozione in Serie B, perdendo lo spareggio contro il Lanerossi Vicenza. Dalla stagione successiva cambia società ogni anno, sempre in Serie C1 o C2: passa al Foggia[6], poi gioca nel Benevento, nella Salernitana[7] e Venezia, concludendo la carriera di calciatore nel 1991 nelle file dell'Ostiamare. AllenatoreCome allenatore ha esordito nella stagione 1992-1993 al Ladispoli, che allena per tre stagioni[1]. Nel 1995 siede sulla panchina dell'Astrea in Serie C2[1], quindi passa all'Aquila e al Tivoli[1], con cui conquista la promozione dall'Eccellenza e una salvezza in Serie D[8]. Nell'estate 1999 viene chiamato dal presidente Battaglioni alla guida della Primavera della Fermana, dove rimane solo per le gare di Coppa Italia e le prime tre di campionato, prima di essere sostituito da Lorenzo Scarafoni[senza fonte]. Nelle stessa stagione subentra a campionato in corso alla guida di Ceccano[9], Ostiamare e di nuovo Astrea (dove subentra a Stefano Desideri[10]), conquistando tre salvezze. Torna poi sulle panchine di Tivoli[8], in Serie C2, e Ladispoli, prima di entrare nello staff tecnico della Lazio nel 2004, alla guida degli Allievi prima e della Berretti poi[11]. Nella stagione 2008-2009 viene promosso come allenatore in seconda della prima squadra al fianco del tecnico laziale Delio Rossi, sostituendolo (causa squalifica) in tre occasioni: Lazio-Napoli (2-1), Lazio-Benevento (5-1) e Cagliari-Lazio (1-4)[11]. Dall'estate 2009 a quella del 2012 ha ricoperto, sempre nella Lazio, il ruolo di collaboratore tecnico[12], nello staff del tecnico ravennate Davide Ballardini, poi esonerato, e anche in quello dell'allenatore subentrante, ovvero il friulano Edoardo Reja. Ha ricoperto poi il ruolo di osservatore per Roma ed Inter. Note
Collegamenti esterni
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