Nasce a Roma il 23 novembre 1924. Laureata in Matematica alla Sapienza Università di Roma, nel 1946 è tra i fondatori del Centro Universitario Teatrale. I primi anni del dopoguerra la vedono impegnata nella messa in scena di numerosi drammi e commedie tra cui Minna di Mirnhalem di Lessing, La Celestina di De Rojas, Gli innamorati di Goldoni, dirigendo attori come Gabriele Ferzetti, Giulietta Masina e Marcello Mastroianni. Per la Rai cura inoltre la trasposizione televisiva e radiofonica di opere di Manzoni, Deledda, Sand e Eliot.
A metà degli anni Sessanta incontra Maria Bellonci, con la quale avvia un lungo sodalizio umano e professionale. Per sette anni Anna Maria lavora fianco a fianco con Bellonci alla scrittura di uno sceneggiato televisivo su Isabella d’Este, che la Rai non riuscirà mai a produrre. La sceneggiatura tuttavia sarà in parte riutilizzata nella stesura di Rinascimento privato (1985), ultimo romanzo di Bellonci e suo testamento spirituale.
In questi anni il sostegno di Anna Maria Rimoaldi si rivela sempre più indispensabile al lavoro della scrittrice[senza fonte], che si avvale della collaborazione dell’amica anche per Il Milione di Marco Polo (1980) e per la realizzazione televisiva del racconto Delitto di Stato, per la regia di Gianfranco De Bosio.
Erede di Maria Bellonci, Anna Maria Rimoaldi crea nel 1986 e dirige ininterrottamente la Fondazione dedicata alla scrittrice e al marito Goffredo.
Il 2 agosto 2007 si è spenta a 82 anni nella sua casa elbana di Poggio, borgo collinare che aveva eletto a suo buen retiro fin dal 1953.[1]