Pedro de Luna apparteneva alla nobile famiglia aragonese de Luna, che vantava una discendenza dai Visigoti. Tra le famiglie più potenti del regno d'Aragona, i Luna erano imparentati con i sovrani di quella nazione (Maria, moglie del re di quell'epoca, Martino l'Umano, apparteneva alla famiglia de Luna).
Partecipò al conclave dell'aprile 1378, che elesse papa Urbano VI. Fu uno degli ultimi cardinali ad abbandonare papa Urbano, allorché si convinse che la sua elezione non era valida, e nel settembre del medesimo anno partecipò al conclave che elesse l'antipapa Clemente VII, del quale divenne seguace.[1]
Venne quindi nominato da Clemente VII legato pontificio nei regni della penisola iberica, ove si fermò per un decennio, riuscendo a convincere i rispettivi sovrani a riconoscere l'autorità papale di Clemente.[1]
Alla morte dell'antipapa Clemente VII, avvenuta il 28 settembre 1394, Pedro de Luna venne eletto papa dai cardinali dell'obbedienza avignonese.[2] Alla morte di papa Urbano VI, nel 1389, i cardinali italiani avevano scelto papa Bonifacio IX; l'elezione di Benedetto, quindi, proseguì lo Scisma d'Occidente, mentre nel 1404 era eletto Innocenzo VII e nel 1406Gregorio XII. Vani furono i tentativi di Carlo VI di Francia nel 1395 di convincerlo ad abdicare, e fallirono pure una seconda delegazione francese nel 1397 e una tedesca nel 1398.[3]
La maggior parte della Chiesa si rifiutò di riconoscerlo e nel 1397 la Chiesa francese, una parte della quale lo aveva appoggiato, ritirò la fedeltà a entrambi i papi, e nel 1398 Benedetto venne imprigionato nel suo palazzo di Avignone.
Ne riuscì a fuggire nel marzo del 1403 e a raccogliere ancora intorno a sé alcuni dei suoi cardinali. Seguirono estenuanti trattative fra Gregorio e Benedetto, finché il re di Francia Carlo VI ne ordinò l'arresto. Scampato alla prigionia, si ritirò a Perpignano ove stabilì la nuova sede pontificia. Venne allora abbandonato da quasi tutti i suoi sostenitori e, rifiutatosi di recarsi a un sinodo riconciliativo a Pisa previsto per la primavera del 1409, venne deposto insieme a Gregorio XII nella sessione di giugno del sinodo pisano.[4]
Venne eletto a Pisa l'antipapa Alessandro V, ma Benedetto non cessò per questo le sue pretese e ora i papi, anziché essere due, erano tre. Il Concilio di Costanza, nel 1414, pose fine a questo stato di cose, mentre Benedetto aveva trovato rifugio nel castello di Peñíscola sin dal settembre del 1411,[5] una cittadina costiera sul confine settentrionale del Regno di Valencia, avendo con sé tre soli cardinali. Benedetto fu deposto e scomunicato dal Concilio di Costanza il 26 luglio 1417; nel novembre si verificò poi l'elezione di papa Martino V, e rimase isolato nel proprio castello di Peñiscola fino alla morte, avvenuta nel 1423:[6] seguitò comunque a considerarsi Papa legittimo in quanto unico cardinale creato da papa Gregorio XI, e in grado quindi di dichiararsi legittimamente Pontefice. Prima di morire ordinò ai cardinali di dargli un successore; l'esiguo conclave designò il prevosto di Valencia, il quale prese il nome di Clemente VIII, una figura che non ha lasciato memoria di sé[7].
Durante il suo pontificato tenne sette concistori nei quali creò 19 pseudocardinali.[8]
Benedetto XIII si distinse anche per la sua legislazione antigiudaica (Etsi doctoribus gentium), che venne però cancellata da papa Martino V su richiesta di una delegazione inviatagli dal celebre congresso ebraico di Forlì del 1418.
La sua salma riposa a tutt'oggi nel Castillo Palacio del Papa Luna, a Illueca.
L'antipapa Benedetto XIII ha creato 19 pseudocardinali in 7 concistori, i primi 3 e l'ultimo prima della sua morte si tennero ad Avignone, ove furono creati tutti i 18 cardinali.
^abJohn N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 572
^Il conclave per l'elezione di Benedetto XIII fu tenuto a Livorno Ferraris.
^John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, pp. 372-373
^John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 373
^Il castello di Peñíscola, dove Benedetto visse fino alla sua morte, venne restaurato, migliorato e dotato di nuove mura nel 1960, quando venne usato per girare parte del film El Cid, di Anthony Mann. La città e il castello di Peñíscola vennero scelte per rappresentare l'antica Valencia.
^ Manuel Vaquero Piñeiro, Benedetto XIII, antipapa, su treccani.it, Treccani - Enciclopedia dei Papi.
^Jesus duemila anni di attualità, volume IV, editrice Saie, p. 455