Influenzò anche un certo numero di linguisti stranieri. Fu lui l'ispiratore della definizione formale di "frase" adottata dal linguista statunitense Leonard Bloomfield. Allo stesso modo gli si deve la prima identificazione del fenomeno della grammaticalizzazione.
Antoine Meillet e gli studi omerici
Alla Sorbona, Meillet sovrintendeva il lavoro di Milman Parry. Nel 1923, un anno prima che iniziasse il loro sodalizio, Meillet così si espresse sulla questione omerica (citato nella prima delle due tesi di Milman Parry, per la precisione quella dedicata all'epiteto omerico):
(FR)
«L'épopée homérique est entièrement composée de formules, transmise de poète en poète. Un examen de n'importe quel passage revélera vite qu'il est fait de vers et de fragments de vers qui sont reproduits mot pour mot dans un ou dans plusieurs autres passages. Et même des vers, dont les parties ne se retrouvent pas dans un autre passage, ont un le caractère d'une formule, et c'est sans aucun doute par un pur hasard qu'ils ne sont pas attestés ailleurs.»
(IT)
«L'epopea omerica è interamente composta di formule, trasmesse di poeta in poeta. L'esame di un passaggio qualsiasi rivelerà subito che esso è composto di versi e frammenti di versi che sono riprodotti parola per parola in uno o molti altri passaggi. E anche quei versi, le cui parti non si ritrovano in nessun altro passaggio, hanno il carattere di una formula ed è senza dubbio per un puro caso che non si ritrovano attestati altrove.»
Meillet offre al suo studente l'opinione, innovativa per l'epoca, secondo cui il sistema formulare dell'Iliade era da considerare una diretta conseguenza della sua trasmissione orale (c.d. teoria dell'oralità). Per questo lo indirizza verso lo studio dell'oralità nella sua cornice naturale, suggerendogli l'osservazione di meccanismi ancora viventi di trasmissione orale, accanto allo studio del testo classico dell'Iliade che si supponeva frutto di una simile tradizione. Così Meillet presenta Parry a Matija Murko, studioso originario della Slovenia, che a lungo si era occupato della tradizione eroico-epica nei Balcani, soprattutto in Bosnia ed Erzegovina, anche con l'aiuto di registrazioni fonografiche.[3] È a partire dalle sue ricerche, le cui registrazioni sono conservate presso l'Università di Harvard, che Parry e il suo allievo, Albert Lord, hanno profondamente innovato gli studi omerici.
Opere principali
Esquisse d'une grammaire comparée de l'arménien classique, 1903.
Introduction à l'étude comparative des langues indo-européennes, 1903.
Les dialectes indo-européens, 1908.
Aperçu d'une histoire de la langue grecque, 1913.
trad. it.: Lineamenti di storia della lingua greca, Einaudi, 2003. ISBN 978-88-06-16525-3
Altarmenisches Elementarbuch, Heidelberg, 1913.
Linguistique historique et linguistique générale, 1921.
Les origines indo-européennes des mètres grecs, 1923.
Esquisse d'une histoire de la langue latine, Éd. Klincksieck, 1928. ISBN 2-252-01871-2
La méthode comparative en linguistique historique, 1928.
Dictionnaire étymologique de la langue latine, 1932, in collaborazione con Alfred Ernout (1879-1973); edizione aggiornata da Jacques André (1910-1994), Paris, Éd. Klincksieck, 2001. ISBN 2-252-03359-2 Notice n° FRBNF37707942)
^Mathias Murko, La poésie populaire épique en Yougoslavie au début du XXe siècle (Paris: Champion, 1929); Albert Lord, The singer of tales (Cambridge, Mass.: Harvard University Press, 1960), pp. 11-12; Andrew Dalby, Rediscovering Homer (New York, London: Norton, 2006. ISBN 0393057887), pp. 186-187.
Bibliografia
Charles de Lamberterie, Milman Parry et Antoine Meillet, in Hommage à Milman Parry. Le style formulaire de l'épopée homérique et la théorie de l'oralité poétique, Françoise Létoublon (éd.). Amsterdam, Gieben, 1997
Anne-Marguerite Fryba, Maurice Grammont, Antoine Meillet et l'institutionnalisation de la linguistique en France, Revue des langues romanes, 105, 2001, 503-517.