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Antonio Galli (poeta)

Federico Barocci, Ritratto di Antonio Galli, 1550 - 1561, olio su tela, Statens Museum for Kunst, Copenaghen.

Antonio Galli (Urbino, 1510Urbino, 12 febbraio 1561) è stato un poeta italiano.[1]

Biografia

Antonio Galli nacque ad Urbino[2] all'incirca nel 1510 in una nobile e ricca famiglia locale, figlio di Girolamo Galli e della baronessa Leonora Capuana. La famiglia del Galli era sempre stata vicina ai duchi di Urbino, specie a Federico Da Montafeltro, a cui erano stati vicini il bisnonno Angelo e il nonno Federico, anche loro poeti.

Galli passò parte della sua vita alla corte di Guidobaldo II della Rovere e sposò Caterina Di Antonio Stati, cugina del conte Antonio, dalla quale ebbe molti figli.

Ricoprì anche l'incarico di ambasciatore dei Della Rovere conoscendo i papi Giulio III e Paolo III. Fu inoltre amico intimo di Bernardo Tasso e precettore del figlio Torquato, corresse e introdusse L'Amadigi di Bernardo Tasso, e fu anche amico di Annibal Caro.

Morì ad Urbino il 12 febbraio 1561, a 51 anni. Fu sepolto nel convento di San Francesco di Urbino.[1]

Opere

Galli viene ricordato principalmente per il suo Canzoniere, che contiene una trentina di sonetti, tra cui Hor s'erga l'Appennino infin 'al cielo e Né marmi, né metalli, né colori.[1]

Note

  1. ^ a b c Del Gallo, 1998.
  2. ^ Lettere Inedite di Bernardo Tasso.

Bibliografia

  • E. Del Gallo, Galli, Antonio, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 51, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 1998.

Voci correlate

Altri progetti

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