Durocortorum era il capoluogo e il principale centro del popolo celtico dei Remi. Nel IV secolo, la civitas Remorum era la capitale della provincia romana della Gallia Belgica seconda, come attestato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[2]
La tradizione attribuisce l'evangelizzazione del territorio dei Remi nella seconda metà del III secolo ai santi Sisto e Sinnicio, considerati fondatori e primi vescovi di Reims. Il primo vescovo storicamente documentato è Imbetausio, che prese parte al concilio di Arles del 314.
Celebre fra i primi vescovi fu san Remigio, vissuto tra i V ed il VI secolo, che riorganizzò la sua arcidiocesi e l'intera provincia ecclesiastica, e che cedette una porzione del territorio di Reims a vantaggio dell'erezione della diocesi di Laon, che divenne sua nuova sede suffraganea.
Nel 1023 il vescovo Ebles acquisì la contea di Reims, che fra il 1060 e il 1170 fu elevata al rango di ducato, con il titolo di pari di Francia.
Nel 1089, con la bolla Potestatem ligandi di papa Urbano II[4], agli arcivescovi di Reims fu concesso il titolo di primate della Gallia Belgica. Sono inoltre legati nati della Santa Sede. Fra i privilegi civili ebbero il diritto di battere moneta e di mantenere guardie armate. Alla loro elezione si recavano in visita nelle diocesi suffraganee, dove all'arrivo del metropolita, dichiarato giorno festivo, i notabili civili ed ecclesiastici si recavano a riverirlo, i detenuti erano liberati e gli esiliati riammessi.
Il 12 maggio 1559 Cambrai fu elevata ad arcidiocesi metropolitana, sottraendosi alla giurisdizione metropolitica di Reims insieme con le diocesi di Arras e di Tournai. Nella stessa data la diocesi di Thérouanne fu soppressa e il suo territorio diviso fra tre nuove diocesi: Boulogne, suffraganea di Reims; Saint-Omer e Ypres.
Nel 1564 il cardinaleCarlo di Lorena fondò il seminario arcivescovile; è il primo seminario fondato in Francia, appena un anno dopo la decisione del concilio di Trento, che stabiliva con il decreto Cum adulescentium aetas del 15 luglio 1563, la creazione di scuole apposite di teologia per la formazione del clero.[5]
Nel 1677 l'arcivescovo Charles-Maurice Le Tellier diede alle stampe un Rituale per l'arcidiocesi, che sebbene fosse a grandi linee conforme al Rituale romano del 1614, includeva delle spiegazioni dei riti in francese.[6]
Un nuovo concordato, stipulato nel giugno 1817, prevedeva il ristabilimento della diocesi. Per questo fu nominato, il 1º ottobre 1817, come nuovo arcivescovo di Reims Jean-Charles de Coucy. Ma questo concordato non entrò mai in vigore, in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi; per cui anche la nomina del Coucy rimase senza effetto.
Il 6 ottobre 1822 l'arcidiocesi fu effettivamente ristabilita in virtù della bolla Paternae charitatis del medesimo papa Pio VII, ed ebbe come suffraganee le diocesi di Amiens, Soissons, Châlons e Beauvais. Solo dopo questa data l'arcivescovo Jean-Charles de Coucy poté prendere possesso della sua sede.
Un antico catalogo episcopale di Reims è stato utilizzato da Flodoardo (894-966) per la stesura della sua Historia Remensis ecclesiae,[8] ed era già conosciuto all'epoca dell'arcivescovo Incmaro († 882). Tuttavia nessuno degli antichi cataloghi giunti fino ai nostri tempi è anteriore all'XI secolo; di questi sono noti almeno sei esemplari diversi, che arrivano fino a Henri de Dreux († 1240).
Nella seguente cronotassi, si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
^Traduzione in francese in: M. Guizot, Histoire de l'Eglise de Reims, Collection des Mémoires relatifs à l'histoire de France, Paris, 1824.
^Questo vescovo è ignoto a Flodoardo e a tutti gli antichi cataloghi episcopali, e per questo motivo escluso da Louis Duchesne. Negli atti dello pseudo concilio di Colonia del 346 si trova un Discolius Remorum, e in base a questo documento Gallia christiana e tutti gli autori che ne dipendono lo inseriscono nelle rispettive cronotassi. Duchesne si chiede se il falsario che ha redatto il documento del 346 non abbia mal interpretato la lista autentica di vescovi di cui si è servito (cfr. op. cit., p. 81, nota 2).
^Visse all'epoca di una invasione di barbari, di cui restò vittima; Flodoardo parla dei Vandali (all'inizio del V secolo), ma altri autori legano la sua morte all'invasione degli Unni di Attila (metà del V secolo). Poiché non si tratta di autori contemporanei, ma di scrittori che vissero secoli dopo san Nicasio, è difficile stabilire una chiara cronologia.
^Duchesne non esclude che i nomi di Baruc e Baruzio, menzionati dai cataloghi, possano in realtà appartenere ad un solo e medesimo vescovo.
^Il suo testamento, nel quale si parla anche del suo predecessore Barnaba, è contenuto della Historia di Flodoardo.
^Secondo la tradizione, supportata da Gregorio di Tours, governò la Chiesa di Reims per oltre 70 anni; tradizionalmente gli vengono assegnate come date estreme il 459 e il 533.
^Nel 717 Rigoberto fu deposto da Carlo Martello, che impose come amministratore sulla sede di Reims Milone, arcivescovo di Treviri; i due tuttavia sembra che abbiamo convissuto pacificamente nella stessa sede. Non si conosce con esattezza l'anno della morte di Rigoberto (Gams indica il 732 o 733). Duchesne, Fastes episcopaux, III, pp. 85-86.
^Governò a Reims secondo gli antichi cataloghi, mentre era ancora amministratore Milone di Treviri. Lo stesso Flodoardo dice che, al suo tempo, alcuni lo consideravano come corepiscopo.
^Riuscì ad occupare nuovamente la sede di Reims per qualche mese tra agosto 840 e l'inizio dell'841.
^Secondo Auguste Dumas (op. cit., p. 36), dopo essere stato restaurato sulla sede di Reims, Arnolfo visse ancora 28 anni e morì il 5 marzo 1027.
^Candidato del re che annullò l'elezione di Raoul le Verd a favore di Gervais, il quale fu condannato dal concilio di Troyes il 23 maggio 1107
^Così Eubel; oppure dimesso prima del 28 marzo 1509.
^Nominato dal re francese il 24 giugno 1657, fu confermato dalla Santa Sede solo 10 anni più tardi.
^Non diede le dimissioni nel 1801, come impostogli dalla Qui Christi Domini di papa Pio VII, che sopprimeva l'arcidiocesi; il 1º ottobre 1817 fu nominato arcivescovo di Parigi.