Arcidiocesi di Sarajevo
L'arcidiocesi di Sarajevo o Vrhbosna (in latino Archidioecesis Vrhbosnensis o Seraiensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Bosnia ed Erzegovina. Nel 2022 contava 127 502 battezzati su 1 670 502 abitanti. È retta dall'arcivescovo Tomo Vukšić. TerritorioL'arcidiocesi comprende la parte orientale della Bosnia. Sede arcivescovile è la città di Sarajevo, dove si trova la cattedrale del Sacro Cuore di Gesù. Il territorio è suddiviso in 155 parrocchie. StoriaIn origine il territorio dell'attuale arcidiocesi apparteneva alla giurisdizione delle diocesi di Sirmio e dell'arcidiocesi di Salona (oggi arcidiocesi di Spalato-Macarsca). Dopo l'invasione degli Avari, la diocesi di Sirmio perse di importanza e di conseguenza il territorio bosniaco iniziò a gravitare attorno alle diocesi dalmate. La diocesi di Bosnia fu eretta nell'XI secolo ed era originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Antivari, ma verso il 1120 entrò nella provincia ecclesiastica di Ragusa. Nella seconda metà del XII secolo iniziò l'influenza dei metropoliti di Kalocsa, che si fece più forte con il trasferimento della sede, attorno al 1250, da Brdo presso l'attuale Sarajevo a Đakovo in Slavonia (vedi arcidiocesi di Đakovo-Osijek). Nel 1463 la Bosnia cadde sotto l'occupazione turca, che nel 1537 giunse a conquistare Đakovo. La Chiesa cattolica in patria resisteva soprattutto grazie all'opera dei francescani, che celebravano di nascosto ed ebbero fra le loro file molti martiri. Intanto, molti cattolici bosniaci emigrarono verso l'Istria, il Burgenland e alcuni attraversarono l'Adriatico e si stabilirono soprattutto in Molise. Nel 1735 fu ristabilita la gerarchia cattolica con l'erezione del vicariato apostolico di Bosnia, che estendeva la sua giurisdizione sull'intera territorio dell'attuale Bosnia e dell'Erzegovina ad eccezione delle regioni più meridionali, che già erano comprese nella diocesi di Trebigne. Nel 1846 il vicariato di Bosnia cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico dell'Erzegovina. Dopo che la Bosnia fu affidata all'amministrazione asburgica dell'Impero austro-ungarico nel 1878, il vicariato apostolico fu elevato ad arcidiocesi metropolitana da papa Leone XIII con la bolla Ex hac augusta del 5 luglio 1881. Con questa bolla venivano erette anche le diocesi suffraganee di Banja Luka e di Mostar-Duvno. Quest'ultima aveva origine dall'elevazione del vicariato apostolico dell'Erzegovina e l'8 luglio 1890 le fu data in amministrazione perpetua la diocesi di Trebigne e Marcana. A seguito delle guerre degli anni novanta il numero di cattolici dell'arcidiocesi di Sarajevo si è fortemente ridimensionato, passando da circa 528.000 a circa 200.000. Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
StatisticheL'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 1.670.502 persone contava 127.502 battezzati, corrispondenti al 7,6% del totale.
Note
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