Arthur BoydArthur Merric Bloomfield Boyd (Murrumbeena, 24 luglio 1920 – Melbourne, 24 aprile 1999) è stato un pittore australiano. Le tele di Boyd spaziano da paesaggi impressionisti che ritraggono la natura australiana, figure espressioniste, e scene bibliche, e trattano temi umanitari e universali fra cui l'amore, la perdita e il senso di vergogna.[1] BiografiaNato in una famiglia di artisti (suo nonno era Arthur Merric Boyd),[2] Boyd entrò a far parte dell'unità di cartografi dell'esercito australiano durante la seconda guerra mondiale mentre, nel 1955, terminò una scultura per la piscina olimpionica di Melbourne.[3] Sul finire degli anni cinquanta produsse la celebre serie Bride[3] ed entrò a far parte degli Antipodeans, un gruppo di pittori di Melbourne che comprendeva anche Clifton Pugh, David Boyd, John Brack, Robert Dickerson, John Perceval e Charles Blackman.[1] Dal 1959 al 1971, periodo in cui visse a Londra con la famiglia, Boyd realizzò le scenografie per opere e balletti e inaugurò la serie Nebuchadnezzar, che denuncia la guerra del Vietnam.[4][5] Durante i suoi ultimi lustri di vita, gli vennero conferite diverse onorificenze: fu infatti Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (1970), Ufficiale dell'Ordine dell'Australia (1979) e Compagno dell'Ordine dell'Australia (1992).[3] Boyd morì nel 1999. Onorificenze— 1º gennaio 1970[6]
«Per il servizio alle arti visive.»
— 26 gennaio 1979[7] «In riconoscimento del servizio alle arti visive e allo sviluppo di artisti e artigiani australiani.»
— 8 giugno 1992[8] Note
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