L'avvio di stagione non è positivo per i Cucinieri che, da detentori della Coppa nazionale, a fine settembre vengono battuti 3-0 da Treviso nella Supercoppa italiana. Neanche la difesa della Coppa Italia andrà a buon fine: il successivo inverno, nell'edizione che vede l'introduzione della final eight riservata alle migliori 8 squadre di Serie A1 al termine del girone di andata, la Lube, dopo avere superato Milano nei quarti di finale, viene estromessa un po' a sorpresa in semifinale dal Parma.[1]
Ciò nonostante, sembrano questi solo inciampi di percorso nel cammino stagionale dei biancorossi, che nel frattempo in campionato legittimano le loro ambizioni chiudendo la regular season al primo posto, trascinati dal martello Ivan Miljković il quale assurge a migliore realizzatore dell'edizione:[1] nei successivi play-off scudetto, tuttavia, il sestetto di Masciarelli cade immediatamente e clamorosamente ai quarti di finale contro l'ottava classificata della stagione regolare, la 4 Torri Ferrara dell'ex Prandi.[1]
Con le attenzioni rivolte giocoforza all'ultimo obiettivo stagionale rimasto, la Champions, una Lube al debutto assoluto nella massima competizione continentale riesce nell'exploit.[1] Superata agevolmente la fase a gironi, l'unico brivido arriva nei quarti di finale quando, nella gara di andata al PalaFontescodella, dei marchigiani avanti 2-0 si fanno rimontare al tie-break dal Maaseik;[1] tale inciampo viene tuttavia cancellato dal secco 0-3 rifilato nella partita di ritorno in Belgio, che proietta Bracci e compagni alla final four di Opole.[1] Qui, i Cucinieri hanno la meglio in semifinale dei greci dell'Īraklīs Salonicco, che cedono solo al quinto set, e quindi in finale di un altro club ellenico, l'Olympiakos, con un 3-1 che permette loro di laurearsi per la prima volta campioni d'Europa.[1]