Alcune bambole sono veri e propri giocattoli per i bambini, ma altre hanno scopo decorativo o da collezione e hanno anche significati culturali, utilizzate in cerimonie o rituali come una rappresentazione fisica della divinità.
Storia
Il concetto di bambola e della riproduzione di qualità antropomorfiche in piccola scala è molto antico. La prima bambola di cui si conosce l'esistenza risale all'Età del bronzo e viene attribuita essere un vero e proprio oggetto a scopo ludico.[2] Altri esempi antichi della bambola son quelli ritrovati in Antico Egitto, dove veniva, però, utilizzata in modo strettamente funerario e rituale.[3]
Alla fine del XIX secolo si diffusero le bambole con la testa in biscuit, di cui uno dei principali produttori anche per altre fabbriche fu il tedesco Armand Marseille. Gli abiti e gli ornamenti riproducevano quelli delle classi agiate, ed erano di qualità abbastanza elevata.[4]
In Italia furono famose quelle in panno lenci prodotte dal 1929 dalla ditta Lenci di Torino, oggi oggetto di collezionismo. La Val Gardena era famosa nell'800 per le bambole di legno scolpite e tornite prodotte a milioni ed esportate in tutta Europa ed America[5].
Le pigotte sono le bambole di pezza, un tempo fatte con gli stracci, oggi vengono costruite da volontari per la campagna Adotta una pigotta dell'Unicef.