Bassignana (Bassignan-a in piemontese standard, Bassgnan-na in dialetto alessandrino) è un comune italiano di 1 562 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte. Si tratta di un borgo situato alla confluenza del Po con il Tanaro. Si trova a 19 chilometri da Alessandria, al confine con la Lombardia. Sorge su una penisola, una lieve altura, formata dalla confluenza tra il Tanaro ed il Po. A nord-ovest del paese, sulla sponda destra del Po si trova la frazione Mugarone, mentre Fiondi si trova a sud-ovest del paese, al confine comunale.[4] A Bassignana fino a pochi decenni or sono faceva capo un traghetto, che attraversava il Tanaro. Nel 1961 è stato sostituito da un ponte. Il Po, che in questa località scorre circondato da fitti boschi, è suddiviso in numerosi canali, nei quali qualcuno pare cerchi pagliuzze d'oro, che si dice sia possibile trovare. L'abitato di Bassignana è attraversato dal 45º parallelo, la linea equidistante dal Polo nord e dall'Equatore.
Storia
I primi abitanti
I primi abitanti di cui si hanno notizie appartenevano alla tribù ligure dei Marici: questi avevano scavalcato l'Appennino nell'era postglaciale e si erano stanziati a sud del Po, nella zona compresa fra Stradella e Casale Monferrato. Tale popolazione era strettamente legata a quella dei Levi, stanziata più a nord: ai Levi e ai Marici è attribuita la fondazione di Pavia. Nella zona esistono alcune tracce toponomastiche di quel periodo: Bosco Marengo deriva da Lucus Maricum e Pietra Marazzi da Petra Maricorum o Mariciorum.
I Celti
Nel VI secolo a.C. la Pianura Padana fu occupata da popolazioni celtiche provenienti da nord e verosimilmente anche Bassignana ebbe contatti e compenetrazioni con queste genti. Se ne trova traccia in alcune espressioni dialettali di chiara origine celtica: brik che significa "collina" e tarfinà che significa "lampeggiare".
I Romani
Nel 222 a.C. i comandanti romaniMarco Claudio Marcello e Gneo Cornelio Scipione conquistarono l'intera zona, conquista consolidata con la sconfitta dei Liguri nel 166 a.C. sotto il consolato di Gaio Sulpicio Gallo. In quell'epoca nacque il toponimo del comune, che deriva dalla famiglia romana cui fu attribuito il possesso del territorio, la gens Bassinia.
Per lungo tempo, dal 1290 al 1428, anno in cui si estinse la dinastia, Bassignana fu feudo dei Beccaria, per poi passare, fino al XVIII secolo in mano ad altre famiglie nobili, alle quali fu di volta in volta donato dai Savoia, dagli Sforza e dai francesi.
La sua posizione di confine l'ha resa teatro di numerose battaglie. Qui nel 1206 fu stipulata la tregua tra Alessandria, Asti e Pavia.
Agli inizi del XIII secolo la zona venne sottoposta, sempre per volere imperiale, alla giurisdizione del marchese Pallavicino, già podestà di Alessandria.
Il 12 maggio 1799, in un ulteriore scontro tra le truppe francesi comandate dal conte Claude Matthieu Gardane e le truppe austriaco-russe al comando dei generali Rosemberg e Zubakoff, si ebbe la vittoria dei Francesi e il generale Zubakoff rimase ucciso.
Nel 1855 furono numerosi i bassignanesi che si arruolarono nell'esercito piemontese per la guerra di Crimea.
Nel 1859, durante la seconda guerra di indipendenza, Bassignana accolse l'esercito franco - piemontese di Napoleone III e Vittorio Emanuele II per operazioni belliche contro l'esercito austriaco. Nel maggio 1859 il quartier generale dell'esercito piemontese era di stanza a San Salvatore Monferrato e buona parte dell'esercito era dislocato lungo la riva del Po, tra Casale Monferrato e Bassignana, ove era stanziata la 3ª Divisione; sulla sponda opposta era attestato il corpo d'armata austriaco al comando del generale Ferencz Gyulai. Il quattro maggio la 3ª Divisione piemontese respinse un tentativo degli austriaci di attraversare il Po. Poche settimane dopo questi eventi fu combattuta la battaglia di Magenta (4 giugno 1859) e firmato l'armistizio di Villafranca.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Bassignana sono stati concessi con il regio decreto del 2 marzo 1931.[8]
Lo stemma comunale è troncato in scaglione rovesciato, allo scaglione rovesciato, d'argento, passante sulla partizione: nel primo d'azzurro, al castello d'oro, munito di una torricella laterale; nel secondo, di rosso, alla spiga di grano e al grappolo d'uva d'oro, posti in scaglione rovesciato. Ornamenti esteriori da Comune.
Vi sono i resti di un castello sforzesco, forse preceduto da più antichi impianti di fortificazione, relativi ad un castrum di epoca longobarda. Una lapide marmorea rappresentante il biscione del Ducato di Milano, fu qui ritrovata e conservata in un cortile del Municipio.
Nel locale cimitero, nell'angolo sud-est, si trova una chiesa rurale romanica, la pieve di San Giovanni Battista risalente al X secolo, recentemente restaurata. L'abside presenta, ancor ben visibili, affreschibizantini con figure di santi, risalenti al XII secolo. Vicino sono stati rinvenuti resti di un'antica casa del XV secolo, con belle finestre in cotto.
Le fortificazioni che circondavano il paese vennero smantellate nel 1691 e demolite completamente nel 1745.
Nel centro del paese è stato edificato nell'Ottocento un tempio valdo-metodista, in quanto gli abitanti di Bassignana, per un certo periodo di tempo, si trovarono in completo disaccordo con il parroco e quindi decisero di abbracciare il metodismo.
Società
Evoluzione demografica
Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è dimezzata.
La festa patronale si celebra la domenica successiva alla Madonna del Carmine, il 16 luglio.
Economia
L'economia del paese si basa fondamentalmente sull'agricoltura (cereali, foraggio, allevamento bovini) e su piccole aziende artigianali (calzature ed oreficeria). Lo sfruttamento del bosco ceduo e l'estrazione di sabbia e ghiaia dal fiume rappresentano ancora una delle principali e tradizionali risorse dell'economia. Vi si sono aggiunte negli ultimi decenni l'industria manifatturiera, i calzaturifici, le fabbriche di laterizi e di materiali per l'edilizia. Questo non è bastato a trattenere la fuga dei giovani in cerca di lavoro verso Alessandria e presso le imprese artigiane di Valenza.
Geografia antropica
Frazioni
Mugarone è un piccolo centro situato a destra del Po, nei pressi della confluenza con il Tanaro. Di interesse il Castello Pallavicini e la Rocca (non visitabili), nonché la chiesa della Beata Vergine Assunta. Di interesse religioso è anche il santuario della Madonna del Casato.[12]
Fiondi, un piccolo borgo a 2 km circa.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Nel 1929, nell'ambito delle fusioni fasciste, inglobò i territori del soppresso comune di Rivarone, che riacquisterà la propria autonomia nel 1948. Dal 1859 fu capoluogo mandamentale e parte del circondario di Alessandria, fino alla soppressione degli enti circondariali e mandamentali nel 1927.[14]
Sport
Ha sede nel comune la società di calcio ASD Bassignana 1964, militante in Terza Categoria, ultimo livello del campionato italiano. È nata nel 1964 e rifondata nel 2014. Ha militato anche in Promozione. In passato ha avuto la denominazione ACD Arnuzzese Bassignana.[senza fonte]
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024.
^AA.VV., Il Piemonte paese per paese, Ed. Bonechi, 1993, Firenze.
^Esiste tutt'oggi, nella principale sede dell'Università di Pavia, sul lato orientale di fronte all'ingresso principale, una lapide commemorativa di Giasone del Mayno, che qui insegnò diritto per numerosi anni. A Pavia fondò anche un collegio universitario che porta il suo nome.
^Paese fra Bassignana e Suardi, costruito ex novo per la riscossione dei dazi sul passaggio delle merci attraverso il fiume Po. Borgofranco andò completamente distrutto da una piena alluvionale tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX
^Francesco Malaguzzi Valeri, La corte di Lodovico il Moro: la vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, vol. 1, Milano, Hoepli, 1913, p. 381.
^Nella zona di Memphis (Contea di Shelby, Stato del Tennessee), tuttora esistono numerosissimi cognomi caratteristici di Bassignana (Vescovo, Robilio (trasformazione di Robiglio), Barzizza, Sampietro, Merlo, Soro, Fracchia, ecc.).