Battaglia di Jassin
La battaglia di Jassin (Jassini, secondo alcune fonti tedesche) venne combattuta tra il 18 ed il 19 gennaio 1915 nell'Africa Orientale Tedesca durante la prima guerra mondiale. Gli Schutztruppe tedeschi riuscirono ad occupare il villaggio di Jassin, sconfiggendo le truppe britanniche ed indiane. Operazioni preliminariJassin era un piccolo villaggio situato in territorio tedesco, al confine con l'Africa Orientale Britannica. Già a partire dall'ottobre 1914, si erano verificati degli scontri locali tra truppe tedesche ed inglesi. Non è chiaro quali unità siano state coinvolte, in particolare prima del gennaio 1915. Tuttavia, all'inizio delle ostilità, la zona di confine presso Jassin era difesa dalla 15. Feldkompagnie e da 400 volontari arabi dell'Arabische Korps. Tra il 30 ottobre ed il 5 novembre, venne combattuta la cosiddetta “prima battaglia di Jassin”, che fu sostanzialmente una serie di schermaglie tra pattuglie. Piani e schieramenti contrappostiTedeschiDa quanto risulta dalle sue memorie, il comandante tedesco Paul Emil von Lettow-Vorbeck aveva l'obiettivo di attirare le truppe inglesi di vari settori in una trappola. Decise di puntare su Jassin per i suoi vantaggi logistici, che permettevano di far affluire rapidamente le sue truppe dalle aree vicine. Inoltre, i portatori avrebbero potuto essere reclutati direttamente nelle piantagioni locali. I movimenti di truppe iniziarono il 16 gennaio 1915. I soldati vennero trasferiti dal Kilimangiaro a Tanga, e poi da qui direttamente fino a Jassin. Complessivamente, il comandante tedesco riuscì a far arrivare nei pressi del villaggio 244 europei, 1.350 ascari e 400 volontari arabi, con 23 mitragliatrici. Queste truppe furono schierate ad alcuni chilometri dalla città, all'insaputa del nemico. Complessivamente, presero parte all'attacco nove “Feldkompagnien”:
In retrovia, oltre alla sezione comando, vi erano la 7. Schuetzenkompanie, il “Battaglione Schultz” (con le Feldkompagnien 1., 6, e 13.) e le artiglierie (quattro cannoni da campo). InglesiPer quanto riguarda gli inglesi, il loro schieramento nella zona di Jassin erano il risultato di un piano ideato dal generale Wapshare nel dicembre 1914, che puntava a risolvere il problema dei profughi provocati dai raid tedeschi lungo il confine. Per cercare di arginare la situazione, inviò nella zona di Umba una forza di 1.800 soldati con sei mitragliatrici, al comando del generale Tighe. Le maggiori concentrazioni di truppe britanniche erano a Jassin (tre compagnie), Samanja (quattro compagnie, più un'altra araba) e Bwago Macho (una sezione di mitragliatrici). Il resto era tenuto di riserva. Le truppe inglesi a Jassin erano costituite da una compagnia del 101º granatieri, due compagnie del 2/Jammu e Kashmir Rifles, oltre ad un'altra sessantina di soldati di supporto. Tali unità erano composte in gran parte da indiani. A causa delle pessime condizioni climatiche, però, parte della guarnigione era malata, ed il morale era basso. La battagliaI tedeschi iniziarono le operazioni per la “quarta battaglia di Jassin” alle 5:00 di mattina del 18 gennaio. L'avanzata iniziò occupando parecchie postazioni inglesi abbandonate. Il primo contatto con il nemico avvenne verso le 5:15, quando giunsero nei pressi di un “boma”, ovvero un villaggio ed una piantagione che erano stati pesantemente fortificati. Alle 9:00 di mattina, comunque, gli uomini di Adler riuscirono ad occupare la fabbrica principale alla periferia della città, ed a costringere gli indiani alla ritirata nell'abitato. Intanto, i tedeschi subirono forti perdite, e lo stesso Lettow-Vorbeck venne leggermente ferito.
Il comandante inglese, colonnello Singh, ordinò di lanciare l'SOS, e far intervenire così la riserva. Tuttavia, le tre compagnie inviate in soccorso da Semanja vennero bloccate dal fuoco della 17. Feldkompagnie. Altre cariche alla baionetta furono respinte dalla 15. Feldkompagnie. EpilogoConcluse le formalità di resa, i capitani Hanson e Turner furono ricevuti da Lettow-Vorbeck, che si congratulò con loro per la difesa della città. Le perdite tedesche ammontarono a 86 morti e 200 feriti. Gli inglesi lamentarono 92 morti e 91 feriti, oltre a 276 prigionieri (400 secondo fonti tedesche). Collegamenti esterni
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