Benemerenza della pubblica istruzioneLa Benemerenza della pubblica istruzione fu istituita dal governo italiano sin dal 1866 per premiare chi aveva contribuito in maniera significativa alla «diffusione ed elevazione della cultura e dell'educazione» nazionale. Istituita la prima volta con semplice circolare del Ministero dell'Istruzione fu successivamente confermata da vari provvedimenti legislativi che si sono succeduti nel tempo, ed è ancora in essere, immutata nelle caratteristiche fondamentali. Benemerenza della pubblica istruzione (1919)
La Medaglia ai benemeriti della pubblica istruzione, istituita con il regio decreto n. 1795 del 1919[1], era destinata «a chi si [fosse] reso benemerito della diffusione ed elevazione della cultura, della pubblica istruzione e dell'educazione nel Regno.» Il riconoscimento consisteva in un diploma di benemerenza di prima, seconda o terza classe che autorizzava il premiato a fregiarsi, rispettivamente della medaglia d'oro, argento o bronzo. Il conferimento avveniva con regio decreto, su proposta del Ministro segretario di Stato della pubblica istruzione, sentita la Giunta del Consiglio superiore della pubblica istruzione. Con il regio decreto n. 209 del 1936[2] il riconoscimento è stato abolito e sostituito con la Medaglia ai benemeriti della educazione nazionale. InsegneMedaglia d'oro, d'argento o di bronzo, del diametro di tre centimetri e mezzo, avente:
Le medaglie andavano portate dalla parte sinistra del petto, appese ad un nastro di seta dai colori nazionali. Benemerenza della educazione nazionale (1936)
La Medaglia ai benemeriti della educazione nazionale è stata istituita con il regio decreto 27 gennaio 1936, n. 209[2] ed era destinata «alle persone e agli Enti che si siano resi benemeriti della diffusione ed elevazione della cultura e dell'educazione nazionale con segnalati servigi o con cospicue prestazioni ed elargizioni.» Il riconoscimento consisteva in un diploma di benemerenza di prima, seconda o terza classe che autorizzava il premiato a fregiarsi, rispettivamente della medaglia d'oro, argento o bronzo. Il conferimento avveniva con regio decreto, su proposta del Ministro Segretario di Stato per l'educazione nazionale. Con la legge n. 975 del 1939[3] il riconoscimento è stato abolito e sostituito da una nuova benemerenza omonima. Con la stessa legge furono istituite anche la Benemerenza delle arti e la Stella al merito della scuola. InsegneMedaglia d'oro, d'argento o di bronzo, del diametro di trentadue millimetri, avente:
Le medaglie andavano portate dalla parte sinistra del petto, appese ad un nastro di seta dai colori nazionali della larghezza di trentadue millimetri, bordato ai lati da una banda nera larga quattro millimetri Benemerenza della educazione nazionale (1939)
La nuova Medaglia ai benemeriti della educazione nazionale è stata istituita con la legge n. 975 del 1939[3], modificata con la legge n. 844 del 1940[4], ed era destinata «alle persone e agli enti che, con opere di riconosciuto valore, con segnalati servigi e con cospicue elargizioni, abbiano acquistato titoli di particolare benemerenza...nella diffusione ed elevazione della cultura e dell'educazione nazionale;». Il riconoscimento consisteva in un diploma di benemerenza di prima, seconda o terza classe che autorizzava il premiato a fregiarsi, rispettivamente della medaglia d'oro, argento o bronzo. Con la stessa legge furono istituite anche la Benemerenza delle arti e la Stella al merito della scuola. Con la legge n. 1093 del 1950[5] il riconoscimento è stato abolito e sostituito dalla Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte. ConferimentoIl conferimento avveniva con regio decreto, su proposta del Ministro per l'educazione nazionale. L'esame dei titoli delle persone proposte per il conferimento e la scelta di quelle ritenute meritevoli era effettuata da una Commissione, nominata e presieduta dal Ministro per l'educazione nazionale e così costituita:
Il regolamento per il conferimento delle benemerenze fu approvato con Regio decreto del 1940[6] InsegneMedaglia d'oro, d'argento o di bronzo, del diametro di trentadue millimetri, avente:
Le medaglie andavano portate dalla parte sinistra del petto, appese ad un nastro di seta dai colori nazionali della larghezza di trentadue millimetri, bordato ai lati da una banda nera larga quattro millimetri Con l'articolo 10 della legge istitutiva[3] l'oro della relativa medaglia è stato sostituito con altro metallo dorato. Note
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