Bodrum (anticamente Alicarnasso, in greco Αλικαρνασσός; nel periodo medievale Petronium) è una città della Turchia, centro dell'omonimo distretto della provincia di Muğla. È una città portuale all'ingresso del Golfo di Gökova.
Bodrum è diventata, a partire dagli anni sessanta, un centro turistico grazie agli sforzi dello scrittore Cevat Şakir. Oggi è una stazione turistica assai frequentata, in particolare dalla borghesia di Istanbul e dai turisti stranieri. Bodrum è inoltre base di partenza o di arrivo di numerose crociere marittime.
Successivamente la città cadde sotto il dominio persiano. Sotto i Persiani fu la capitale della satrapia della Caria, la regione che più tardi ne costituì l'entroterra e di cui fu il porto principale. La sua posizione strategica garantì alla città una notevole autonomia. Le prove archeologiche del periodo, come l'iscrizione Salmakis (Kaplankalesi) recentemente scoperta (ora nel Museo di archeologia subacquea di Bodrum), attestano il particolare orgoglio che i suoi abitanti avevano sviluppato.
Periodo greco-romano
Alessandro Magno pose l'assedio alla città dopo il suo arrivo nelle terre della Caria e, insieme alla sua alleata, la regina Ada di Caria, la conquistò nel 334 a.C. Dopo la morte di Alessandro Magno, il dominio della città passò ad Antigono I (311 a.C.), Lisimaco (dopo il 301 a.C.) e ai Tolomei (281–197 a.C.) e fu per breve tempo un regno indipendente fino al 129 a.C., quando passò sotto il dominio romano. Una serie di terremoti distrusse gran parte della città, così come il Mausoleo di Alicarnasso, mentre ripetuti attacchi di pirati dal Mediterraneo causarono ulteriore caos nella zona.
Al tempo dell'era paleocristiana bizantina, quando Alicarnasso era un importante vescovato, era rimasto ben poco della splendente città di Mausolo.
Era medievale
Nei primi anni del XV secolo, verosimilmente a partire dal 1403, i cavalieri di Rodi (Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme) edificarono sopra l'antica cittadella un possente castello, cui dettero il nome di San Pietro, da cui deriva il nome dell'attuale Bodrum (derivante dal latinoPetreum, o Petronium). Costoro ne migliorarono costantemente le difese fino al 1521, come testimoniato dagli stemmi, ancor oggi visibili, posti ai differenti angoli della piazzaforte da quei capitani del castello o dai dignitari dell'Ordine che ne comandarono i lavori.
Nel 1522, gli Ottomani, sotto il comando del SultanoSolimano il Magnifico, entrarono a Rodi al termine d'un assedio durato sei mesi. Il Sultano, sensibile all'austerità di vita dei «monaci-soldati» e al coraggio da essi manifestato nel corso dell'assedio, sotto la guida del loro Gran Maestro, Philippe de Villiers de L'Isle-Adam, permise loro di abbandonare Rodi in tutta libertà (1º gennaio 1522) dopo essersi fatto consegnare tutti i possedimenti dell'Ordine degli Ospitalieri nel Dodecanneso, come pure il castello San Pietro. Il villaggio di Bodrum si sviluppò in seguito, grazie al commercio delle spugne.
Era moderna
Il castello fu utilizzato come prigione fra il 1895 e il 1915, ma fu abbandonato in seguito a un bombardamento dell'incrociatore corazzatofranceseDupleix nel maggio del 1915, che danneggiò seriamente l'edificio. Questo fu restaurato fra il 1960 e il 1964 e trasformato in museo. Il castello ospita anche un importante museo di archeologia marina; alcuni oggetti in mostra datano all'età del bronzo.
Il porto dispone di traghetti per altri porti e isole turchi e greci. Bodrum ha tre grandi porti turistici e per attracchi per crociere. Il primo porto turistico, Milta, si trova nel centro del paese. Il secondo porto turistico si trova a Turgutreis e il terzo, Palmarina, a Yalikavak.