Boris Gul'ko era un fervente anticomunista e chiese dopo poco tempo di lasciare l'Unione Sovietica, ma gli fu negato il permesso. Per la sua opposizione al comunismo fu anche arrestato e malmenato da agenti del KGB. Lui e la moglie Anna Achšarumova, che è un Grande Maestro Femminile, divennero tra i più noti oppositori del regime e fu loro proibito di partecipare a competizioni scacchistiche di alto livello.[1]
Quando arrivò la glasnost' fu loro concesso di lasciare il paese ed emigrarono negli Stati Uniti nel 1986. Gul'ko disse che tornare a giocare a 39 anni dopo sette anni di inattività non era facile, ma che non rimpiangeva di aver fatto le scelte che avevano condotto a questo.
Negli Stati Uniti riprese a giocare e nel 1987 vinse il fortissimo World Open di Filadelfia (dopo spareggio con Tony Miles). Vinse due volte il Campionato degli Stati Uniti: nel 1994 e nel 1999. È l'unico giocatore ad aver vinto sia il campionato sovietico che il campionato americano.
Nel 1994 il Campionato del mondo si giocava in Libia e il presidente Gheddafi annunciò che non avrebbe invitato i giocatori di religione ebraica. Gul'ko ed altri giocatori di Israele e degli Stati Uniti si ritirarono immediatamente, ma Gul'ko inviò una lettera indignata a Kirsan Iljumžinov: – " La imploro di non voler essere il primo presidente della FIDE a presiedere al primo campionato del mondo dal quale gli ebrei sono esclusi. Il nostro magnifico e nobile gioco non merita una simile disgrazia."
Gul'ko è uno dei pochissimi giocatori ad avere uno score positivo contro Garri Kasparov: (+ 3 – 1 = 4).
Attualmente (2009) Gul'ko gioca ancora, ma partecipa a pochi tornei. Vive con la moglie nel New Jersey.