Tra i suoi numerosi viaggi di ricerca e osservazione in Argentina, alcuni con il fratello Florentino, particolarmente importanti sono i dodici compiuti in Patagonia.
Terzo figlio di una modesta famiglia di immigratiitaliani, subito dopo aver concluso le scuole elementari a Luján nel 1876, iniziò giovanissimo i suoi studi naturalistici da autodidatta accompagnando il fratello maggiore Florentino alla ricerca di fossili nelle pampas della provincia di Buenos Aires e del Chaco. A partire dal 1887, dopo che il fratello era diventato vicedirettore del Museo di La Plata, riprese i suoi viaggi da solo dedicandosi invece a esplorare il sud dell'Argentina: il bacino del fiume Santa Cruz e del lago Argentino, quelli dei fiumi Chubut, Chico, Deseado, Gallegos e lo stretto di Magellano.
Durante le sue esplorazioni percorse in lungo e in largo l'inospitale territorio patagonico; ebbe così modo di scoprire numerosi resti fossili e di stendere dettagliate relazioni paleontologiche e geologiche che inoltrava regolarmente al fratello maggiore; quest'ultimo si occupava poi di analizzare il materiale e i dati ricevuti e di elaborare le relative teorie scientifiche. Di questa "società familiare" degli Ameghino faceva parte anche un terzo fratello, Juan, un botanico che non si occupò mai dei fossili recuperati o analizzati dagli altri due, ma contribuì comunque al loro interesse scientifico gestendo le due librerie di famiglia (quella di Buenos Aires venne chiamata "Il Gliptodonte") con i cui proventi pagò in gran parte le loro spedizioni[1]. Carlos riuscì anche a dimostrare l'esatta sovrapposizione di due piattaforme glaciali del Terziario, quella patagónica e quella santacruceña.
Pubblicazioni
(ES) Exploración geológica en la Patagonia, in Boletín del Instituto Geografico Argentino, 1890.
(ES) Relazioni di viaggio sugli Anales de la Sociedad Científica Argentina, 1903.
(ES) Investigaciones antropológicas y geológicas en el litoral marítimo sur de la provincia de Buenos Aires (con Luis Maria Torres), 1913.
(ES) El fémur de Miramar. Una prueba más de la presencia del hombre en el Terciario de la República Argentina, Buenos Aires, Coni Hermanos, 1915.
(ES) Dos nuevas especies de toxodontes, 1917.
(ES) Los yacimientos arqueolíticos y osteolíticos de Miramar; la cuestión del hombre terciario en la Argentina, resumen de los principales hechos después del fallecimiento de Florentino Ameghino, Buenos Aires, 1918.
(ES) Descripción del Megatherium Gallardoi C. Amegh. descubierto en el pampeano inferior de la ciudad de Buenos Aires (con Lucas Kraglievich).
Note
^(EN) Richard A. Fariña, Sergio F. Vizcaíno e Gerardo De Iuliis, Megafauna. Giant beasts of Pleistocene South America, Bloomington, Indiana University Press, 2013, pp. 51-53. ISBN 978-0-253-00230-3 (il testo è parzialmente consultabile anche su Google Libri).
Bibliografia
(ES) Carlos Rusconi, Carlos Ameghino, rasgos de su vida y su obra, in Revista del Museo de Historia Natural de Mendoza, vol. 17, n. 1-4, pp. 1-162, 1965.