Carmelo Cuttitta
Carmelo Cuttitta (Godrano, 24 marzo 1962) è un vescovo cattolico italiano, dal 28 dicembre 2020 vescovo emerito di Ragusa. BiografiaNasce il 24 marzo 1962 da una famiglia di cattolici praticanti a Godrano, nell'arcidiocesi di Palermo e lì conosce e frequenta l'allora parroco padre Pino Puglisi a cui rimarrà sempre legato.[1] Formazione e ministero sacerdotaleConsegue il baccellierato canonico in teologia presso la Pontificia facoltà teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" a Palermo.[2] Il 10 gennaio 1987 l'arcivescovo di Palermo, cardinale Salvatore Pappalardo, lo ordina presbitero. Subito dopo viene nominato assistente diocesano dell'Azione cattolica giovani, incarico che mantiene per otto anni. Nel 1990 il cardinale Pappalardo lo nomina suo segretario particolare; lascia l'incarico nel 1996 per diventare parroco di San Giuseppe Cottolengo, sempre a Palermo.[2] Fra i tanti incarichi diocesani assegnatigli ricopre pure quello di membro della commissione diocesana per la canonizzazione di padre Puglisi.[2] Ministero episcopaleIl 28 maggio 2007 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo titolare di Novi e vescovo ausiliare di Palermo. Il 7 luglio seguente riceve l'ordinazione episcopale nella cattedrale di Palermo da Paolo Romeo, arcivescovo metropolita di Palermo e futuro cardinale, co-consacranti Salvatore Gristina, arcivescovo metropolita di Catania, e Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo. Già dal 1991 segretario aggiunto della Conferenza episcopale siciliana, dopo la nomina a vescovo ne diviene segretario generale. È anche vicario generale dell'arcidiocesi palermitana.[2] Il 7 ottobre 2015 papa Francesco lo nomina vescovo di Ragusa; il 28 novembre prende possesso canonico della diocesi. Il 28 dicembre 2020 lo stesso papa accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Ragusa per motivi di salute. Il 9 gennaio 2021 si congeda dalla diocesi con una celebrazione eucaristica nella cattedrale di San Giovanni Battista. Onorificenze— 16 agosto 2004[3]
Stemma e mottoBlasonaturaTagliato d'azzurro e d'oro ai tre gigli attraversanti sul taglio dell'uno nell'altro, posti in palo; caricato in capo dell'ombra di sole di sedici raggi ondeggianti, ricaricato delle lettere IHS di nero e in punta della torre d'argento, merlata alla guelfa di cinque pezzi, aperta e finestrata di nero. Ornamenti esteriori da vescovo. InterpretazioneLo stemma episcopale è diviso in due parti: MottoIl motto scelto è In omnibus Christus (Cristo è tutto in tutti) ed è tratto dalla Lettera di san Paolo ai Colossesi (Cf.3,11). Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
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