Ubicata a 150 m sul livello del mare, dista dal capoluogo comunale circa 4,5 km. Fino al 1929 fu comune autonomo.
Negli ultimi anni viene simpaticamente chiamato Marchesato di Cenesi
Le prime testimonianze storiche sul borgo di Cenesi si attestano al XIII secolo quando il territorio fu assoggettato ai marchesi di Clavesana[1]. Furono gli stessi marchesi ad investire la famiglia Cazulini, originaria di Albenga, nel 1236[1] della giurisdizione del feudo.
Dalla prima metà del XIV secolo il territorio di Cenesi legò la sua storia con la vicina Arnasco[1] costituendo assieme la cosiddetta Castellania di Rivernaro o Rivernante[1], facente parte dei feudi imperiali[1] e alle dipendenze dei marchesi Del Carretto del ramo di Finale[1]. Furono ancora i Cazulini di Albenga a conservarne l'investitura del feudo, un vassallaggio che perdurò, nonostante i successivi passaggi storici del territorio, fino al 1753[1].
Per successione ereditaria passò nella seconda metà del XVIII secolo alla famiglia albenganese dei Costa[1] - legata al ramo di Balestrino dei Del Carretto[1] - che ne conservò il possedimento anche dopo il passaggio di questo territorio nel Regno di Sardegna a partire dal 1735[1]. Con la successiva dominazione napoleonica, e la soppressione dei feudi imperiali nel 1797, i territori di Cenesi e Arnasco furono uniti in un'unica municipalità[1] che rientrò nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure[1]. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del I cantone, con capoluogo Albenga, della Giurisdizione di Centa[1] e dal 1803 centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi[1]. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte[1].
Con il Regio decreto del 1929[1] venne dichiarata soppressa la municipalità di Cenesi (tra le meno estese del territorio) che fu quindi inglobata, come frazione, al territorio comunale di Cisano sul Neva.