Fu autore influente per lo sviluppo della cultura dei paesi renani.
Deve il suo nome al monastero di Heisterbach, dove entrò nel 1199, diventandone successivamente priore.
Prolifico scrittore, si dedicò principalmente a produzioni a carattere agiografico. La più importante è il "Dialogus magnus visionum et miraculorum", raccolta di exempla sotto forma di dialogo fra un monaco (lo scrittore?) ed un novizio. Altre opere, sempre raccolte di exempla, sono: "Libri VIII miraculorum" (di cui ci rimangono i primi tre libri) e "Homiliae". Opera a carattere storico oltre che agiografico è invece "Vita Engelberti", biografia dell'arcivescovo Engelberto di Colonia ucciso nel 1225.
Secondo alcuni storici fu colui che descrisse per la prima volta la figura di Titivillus, un demone che si riteneva responsabile degli errori di scrittura dei copisti[1].
Note
^(EN) Who Is Titivillus?, su titivillus-editorial.com, Titivillus Editing for the Health Sciences. URL consultato il 15-08-2008 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2008).
[1]: Testo integrale del DIALOGUS MIRACULORUM (secondo l'ed. J. Strange 1851) on-line in modalità testo, con possibilità di ricerca, sul sito del GROUPE D'ANTHROPOLOGIE HISTORIQUE DE L'OCCIDENT MEDIEVAL (GAHOM) dell'EHESS, PARIS.
Fonti Medievali: Caesarius of Heisterbach, dal Dialogus, Libro V: sulle eresie medievali