Le prime attestazioni della presenza di una cappella a Bosio risalgono al XIV secolo[2], anche se da alcuni documenti indiretti si può presumere la sua esistenza già all'inizio del Duecento[4]; probabilmente questo antico edificio si componeva di un'unica navata[2].
Nel corso del XV secolo, con l'aumento della popolazione, il luogo di culto fu interessato da un ingrandimento[2].
In seguito all'accrescimento del numero dei fedeli, all'inizio dell'Ottocento l'edificio si rivelò insufficiente a soddisfarne le esigenze e, cosi, nel 1830 iniziò un intervento di rifacimento e di ampliamento, nel corso del quale si procedette pure all'aggiunta delle due navate laterali e alla ricostruzione della facciata[2].
Nel 2002 partirono i lavori di consolidamento della parrocchiale e nel 2010 la stessa venne adeguata alle norme postconciliari mediante l'aggiunta dell'altare rivolto verso l'assemblea; nel 2012 si provvide a risanare alcune parti della struttura e nel 2014 l'abside fu oggetto di un restauro[2].
Descrizione
Esterno
La facciata a salienti della chiesa, rivolta a sudovest, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da lesene: quello inferiore, più largo, presenta i tre portali d'ingresso, due finestrelle quadrilobate e un mosaico con soggetto San Pietro, risalente al 1959, mentre quello superiore è caratterizzato da un'ulteriore finestra polilobata e dalla meridiana ed è coronato dal timpano triangolare entro il quale vi è una nicchia ospitante una statua con soggetto l'Immacolata[2][4].
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora, affiancata da lesene binate e sormontata dell'orologio, ed è coronata dalla cupola poggiante sul tamburo[2].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali l'altare maggiore, risalente al XVIII secolo[4], e gli affreschi della navata centrale, eseguiti tra il 1902 e il 1904 da Rodolfo Gambini[2].
Note
^SS. Pietro e Marziano, su catalogo.cultura.gov.it. URL consultato il 25 settembre 2024.