La chiesa della Santa Famiglia nel Deserto è un luogo di culto cattolico che sorge a pochi passi dalla riva del Golfo Persico[1], nella città di Madinat al-Kuwait, la capitale del Kuwait. Dal 1961 al 2021 è stata la cattedrale del vicariato apostolico del Kuwait e poi del vicariato apostolico dell'Arabia settentrionale.
Storia
Il primo vicario apostolico del Kuwait, Teofano Ubaldo Stella, commissionò la progettazione del Duomo all'architetto milanese Emilio Tenca. I lavori per la realizzazione della cattedrale hanno avuto inizio nel 1956 su un terreno concesso dallo sceicco Abd Allah III e dal governo del Kuwait. Il 27 gennaio 1957 venne posata la prima pietra ed il 16 marzo 1961 la cattedrale è stata solennemente benedetta e consacrata da Stella, che decise di dedicare l'edificio alla Sacra Famiglia nel deserto, in relazione ai molti fedeli provenienti da differenti paesi e solo temporaneamente presenti in Kuwait.[1]
Con l'ampliamento del territorio del vicariato apostolico all'intera Arabia settentrionale nel 2011, è stato deciso lo spostamento della residenza del vicario in Bahrein. Qui è stata costruita la nuova cattedrale di Nostra Signora d'Arabia, consacrata il 10 dicembre 2021, che ha sostituito la chiesa della Santa Famiglia nel Deserto come sede della cattedra episcopale.
Architettura
L'esterno della cattedrale è in arenaria, mentre all'interno svettano le alte pareti in marmo, impreziosite da vetrate alte e snelle e lampade di cristallo. Nelle vetrate sono raffigurate scene della Bibbia, dalla Creazione fino alla Pentecoste. Le vetrate sono state realizzate a Bilbao dallo studio "Vidriearas de Arte" tra il novembre 1974 e l'agosto 1975 ed in seguito sono state installate nella cattedrale con l'aiuto di artisti locali. In una cappella laterale è posto il Battistero, con un fonte battesimale in marmo a forma di una tazza.[1]
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni