Come altri edifici religiosi della zona, nel corso dei secoli ha subito varie trasformazioni. Una lapide sulla facciata segnala che fu ricostruita nel 1839 per volere del granduca Leopoldo II e degli abitanti del luogo. La chiesa era di fondazione medievale, e nel tardo Trecento dipendeva dalla pieve di Sant'Angelo a Santa Luce; nel 1576 era stata riedificata. Danneggiata gravemente dalla guerra nel 1944, col concorso del popolo fu nuovamente restaurata e riaperta al culto.
L'interno, di linea molto semplice, è ad una navata con transetto; all'altare di destra si conserva una tela del primo Seicento, malridotta per le cadute di colore, ma di un certo interesse, che raffigura la Madonna con i Santi Sebastiano, Lucia e Rocco.