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Chiesa di San Michele (Arezzo)

Chiesa di San Michele
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneToscana
LocalitàArezzo
Coordinate43°27′48.25″N 11°52′54.3″E
Religionecattolica
TitolareSanti Michele ed Adriano
Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro

La chiesa di San Michele è una chiesa di Arezzo.

Storia e descrizione

L'edificio sacro, intitolato dal 1785-1786 ai santi Michele e Adriano, fu costruita in epoca altomedievale. Sebbene documentata per la prima volta nel 1095, essa è sorta probabilmente come edificio longobardo posto fuori le mura, lungo la strada di accesso più importante della città. Dal 1095 la chiesa è menzionata come monastero camaldolese.

La prima importante trasformazione dell'edificio si verificò nella prima metà del Trecento. Assumendo un aspetto gotico esso venne ingrandito con aggiunta di cappelle, edicole e pitture murali, tra cui l'affresco con la Vergine col Bambino, attribuito da alcuni ad Andrea di Nerio e da altri a scuola spinelliana.

Nuovo impulso fu dato nel XV secolo e la chiesa con il monastero fu oggetto di grandi trasformazioni. A questa fase risale la commissione (1466) della tavola con la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Michele Arcangelo, Benedetto, Giovanni Battista e Romualdo dipinta da Neri di Bicci, ancora oggi all'altare maggiore al quale era destinata, una delle prime opere nelle quali l'artista mostra l'adesione alle novità dell'Angelico, del Lippi e di Benozzo Gozzoli.[1]

Sulla parete sinistra è un Crocifisso ligneo di Taddeo Curradi, probabilmente dell'ottavo decennio del Cinquecento.[2]

Ulteriori modifiche risalgono al 1817-1824. Una totale trasformazione fu eseguita nel 1934 dall'architetto Giuseppe Castellucci.

Note

  1. ^ Liletta Fornasari, Lo sviluppo della cultura figurativa quattrocentesca in Arezzo e Valdichiana, da accezioni tardogotiche a formule pienamente rinascimentali, in Liletta Fornasari e Paola Refice (a cura di), Rinascimento in terra d'Arezzo, catalogo di mostra, p. 46.
  2. ^ Francesco Traversi, Prima, durante e dopo Vasari, in Quiete e Rinascita. Giorgio Vasari a Camaldoli e in Casentino, catalogo di mostra a cura di Michel Scipioni e Claudio Ubaldo Cortoni, Città di Castello 2024, pag. 74.

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