Chiesa di San Venanzio (Ascoli Piceno)
La chiesa di San Venanzio è un luogo di culto, ubicato nel centro storico di Ascoli Piceno a due passi da piazza del Popolo. L'edificio storico merita attenzione in quanto nel tempo si è mantenuta traccia della cella del tempio ionico databile al I secolo. StoriaLa chiesa risale al 996 come attestato nel diploma di Ottone III ma è stata completamente ricostruita intorno al XII–XIII secolo[1], sulle rovine di un tempio pagano, seguendo lo stile romanico allora imperante in Ascoli. ArchitetturaLa facciata, pur mantenendo la forma a salienti, ha subito dei rimaneggiamenti nel XVII secolo con la rimozione del rosone, di cui resta parte della tamponatura attorno all'apertura rettangolare e aprendo lateralmente finestre anch’esse rettangolari. Come in altri esempi di chiese romaniche ascolane (San Tommaso, San Giacomo), la parte sommitale è ravvivata da cinque scodelle in maiolica disposte in forma di croce L'interno fu interamente rimodernato dall’architetto Emidio Ferretti nel 1667-1671. I restauri riportarono alla luce un interessante affresco che raffigura la Santa Martire e risale al 1290-1310 ed è situato nella controfacciata. L’altare maggiore, ricco di marmi, è realizzato nel 1697 dallo sculture Giuseppe Giosafatti ed ospitava come pala d'altare il Martirio di San Venanzio di Andrea Pozzo, ora al Museo Diocesano. La torre campanaria di San VenanzioÈ un'antica torre gentilizia, riadatta a campanile. Caratterizzato da un'altezza leggermente minore rispetto alle altre torri private (essendo alta poco meno di 30 metri), presenta anche una maggiore snellezza ha una dimensione alla base di m 3,40x3,70. È impostata su di una doppia serie di conci di pietra aggettanti e forati, presenti nell’intero perimetro nella parte alta del campanile che forse venivano usati per il sostegno di stendardi e bandiere durante la festività civili e religiose. Note
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