Le Cicladi (in grecoΚυκλάδες?, Kykládes), così chiamate per la loro disposizione a cerchio (in greco antico: ἐν κύκλῳ?, en kýklo) intorno a Delo, sono un gruppo di isole greche nel Mar Egeo, situate a sud dell'Attica e dell'Eubea.
Secondo Strabone[1] erano originariamente solo dodici: Ceo, Citno, Serfanto, Milo, Sifno, Cimolo, Paro, Nasso, Siro, Micono, Tino e Andro. A queste Artemidoro di Efeso aggiunse Prepesinto (Despotikó), Oliaros e Ciaro, rendendole così quindici. Scilace distinse due gruppi di Cicladi, uno a nord e uno a sud. A nord egli pose Ceo, Helena, Citno, Serifo, Sifno, Paro, Nasso, Delo, Rineia, Sciro (forse questo è un errore di trascrizione e l'autore intendeva originariamente Siro), Micono, Tino e Andro; nel gruppo meridionale egli collocò Melo, Cimolo, Oliaro, Sicandro, Thera, Anafi ed Astipalea.
La maggior parte degli storici, tuttavia, affermano che le Cicladi sono costituite dalle dodici isole citate da Strabone, a parte che per il fatto che sostituiscono Rhene o Rheneia con Melo, il che è certamente più corretto dal momento che Melo si trovava all'interno del cerchio. Pomponio Mela, probabilmente in una svista, omette Ceo e nomina Sicino invece di Citno[2]. Plinio concorda con Artemidoro nel comprendere Prepesinto, Oliaro e Ciaro[3].
Sono indicate in corsivo le ex prefetture che sono state suddivise in più unità periferiche; le altre ex prefetture coincidono con le unità periferiche.