Complesso parrocchiale di La Martyre
Il complesso (o recinto) parrocchiale di La Martyre (in francese: enclos paroissial de La Martyre) è un tipico complesso parrocchiale (enclos paroissial) bretone, che si trova nella località di La Martyre, nella regione storica del Léon (dipartimento del Finistère), e che presenta elementi risalente ad un periodo compreso tra il IX[1] (o XI[2]) secolo e il XVII secolo[2]. Si può quindi considerare il più antico tra i complessi parrocchiali della Bretagna.[2] Principali elementi costitutivo del complesso sono una chiesa dedicata a San Salomone, una porta trionfale con calvario e una cappella funeraria.[1][3] StoriaAlle origini della struttura vi sono delle fortificazioni militari realizzate forse nel IX secolo.[1] In seguito, la parrocchia di La Martyre si arricchì grazie alle tassazioni sul commercio di lino, bestiame e cavalli.[1] Ciò permise l'ingaggio dei migliori scultori e artigiani per la realizzazione degli ornamenti del complesso.[1] Elementi costitutiviPorta trionfaleLa porta trionfale del complesso parrocchiale di La Martyre risale al XV-XVI secolo.[3] La struttura è sormontata da un calvario a tre croci.[3] ChiesaLa chiesa del complesso parrocchiale di La Martyre, dedicata a San Salomone[1][3][4] è databile in gran parte fra il 1567 e il 1697[4], ma presenta degli elementi più antichi[3][4] Il campanile risale infatti al XIII-XIV secolo[3]. Nell'ala meridionale, si trova invevce un portico risalente al 1450-1455[3] e dedicato alla Natività di Gesù[3]. Negli interni, si trovano, tra l'altro, un altare principale realizzato nel 1706 da Alain Castel, una pala d'altare del XVII secolo posta su un altare in granito del XV secolo e una fonte battesimale con baldacchino realizzato nel 1635 da Jean Le Moing.[3]
L'edificio è stato restaurato nel corso del XVIII secolo.[3] Nel 1916 fu classificato come monumento storico.[4] Cappella funerariaLa cappella funeraria del complesso parrocchiale di La Martyre fu realizzata nel 1619.[3] L'ossario è ornato da due angeli, i quali reggono degli stendardi[1][3] che recano delle scritte in bretone[1][3] come la seguente: «Morte, giudizio, inferno. NoteAltri progetti
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