Il convicinio di Sant'Antonio è un complesso architettonico di chiese rupestri di Matera.
Si trova a fianco del torrente Gravina,[1] nel rione Casalnuovo al civico 364.[2]
Viene fatto risalire a un periodo compreso tra l'XI e il XIII secolo,[1][3] probabilmente al centro di un monastero di grandi dimensioni,[3] ma nel corso dei secoli il suo uso è stato variato in favore di scopi più profani, tra cui quello di cantine nel XVIII secolo[1][3][4] (come suggerito dai cannelli per il vino posizionati negli altari[4]).
È costituito da quattro chiese rupestri confinanti, che si affacciano su un unico atrio o cortile:[1][3][4]
L'architettura è molto simile nelle quattro cripte del complesso, e sopra il portale d'ingresso vi è un arco a sesto acuto decorato con motivi trilobati (aspetti architettonici che indicano agli esperti la possibile datazione del complesso).[1][3] All'interno è ancora presente il sistema di cisterne e di raccolta dell'acqua usato nei tempi passati.[1]
Note
- ^ a b c d e f Il complesso rupestre nel convicinio di Sant'Antonio, FAI
- ^ Le Chiese rupestri di Matera, Roma, De Luca, 1966, p. 285.
- ^ a b c d e Convicinio di Sant'Antonio, FAI
- ^ a b c Paula Hardy, Abigail Hole, Olivia Pozzan, Puglia e Basilicata, collana Lonely Planet, EDT srl, 2008, p. 203. ISBN 9788860402776
Bibliografia
- Chiese e asceteri rupestri di Matera, Roma, De Luca, 1995, p. 146.
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