Davide Bombardini
Davide Bombardini (Faenza, 21 giugno 1974) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. BiografiaDalla relazione con Giorgia Palmas ha avuto, il 15 luglio 2008, una figlia, Sofia.[4][5] Coinvolto nell'inchiesta del calcioscommesse, il 26 luglio 2012 viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per illecito sportivo[6] nella partita AlbinoLeffe-Siena del 2010-2011.[7] Il 1º agosto Palazzi richiede per lui una squalifica pari a tre anni e sei mesi.[8] ma il 10 agosto in primo grado la Commissione Disciplinare lo condanna a 6 mesi di squalifica (reato derubricato da illecito sportivo a omessa denuncia).[9] Il 22 agosto gli viene confermata la squalifica.[10] Il 9 febbraio 2015 la Procura di Cremona termina le indagini e formula per lui e altri indagati le accuse di associazione a delinquere e frode sportiva.[11] Nel 2023 è stato condannato a 6 mesi, con pena sospesa, per esercizio arbitrario delle proprie ragioni[12] Caratteristiche tecnicheDi ruolo trequartista, ma al Bologna ha talvolta giocato come terzino sinistro, schierato in quel ruolo dal mister Daniele Arrigoni nella stagione 2008-2009. CarrieraIniziò la carriera nell'Imola (13 presenze nell'Interregionale) nella stagione 1991-1992 conquistando lo stesso anno la promozione in Serie D. Nel 1993 venne acquistato dal Pisa (Serie B, 4 presenze), nella stagione successiva (1994-1995) passò al Castel di Sangro in Serie C2 (3 presenze). Nel 1996 tornò nei Dilettanti con il Lanciano (23 presenze, 4 gol). L'anno dopo ci fu l'ennesimo trasferimento, questa volta a Benevento (Serie C1) dove collezionò 32 partite e 5 gol. La stagione dopo (1997-1998) lo acquistò la Reggina (Serie B), ma dopo sole 6 presenze venne mandato a farsi le ossa ancora in Serie C1 all'Atletico Catania (26 partite, 2 gol). Il campionato 1998-1999 segnò il suo ritorno alla Reggina (13 presenze) e la successiva cessione nel mercato di gennaio all'Acireale (13 presenze, 1 gol Serie C1). Nel 1999 tornò in Sicilia, questa volta con la maglia del Palermo in Serie C1 (41 partite e 8 gol in due stagioni), conquistando nel 2001 la promozione in Serie B (33 partite e 7 gol). Nel 2002-2003 fece il salto di qualità e di categoria passando alla Roma per 11 milioni di euro[13]. Con i giallorossi esordì in Serie A il 5 ottobre 2002 nella partita vinta contro l'Udinese (4-1). Dopo una sola stagione trascorsa da comprimario (solo 8 le presenze in Serie A), dal 2003 al 2005 militò nella Salernitana in B (4 gol in 58 partite), lasciandola dopo il fallimento a fine stagione. Nell'estate del 2005 passò all'Atalanta in Serie B, contribuendo alla vittoria del campionato 2005-2006 con 25 partite all'attivo e una rete segnata. L'anno successivo in Serie A giocò 23 partite segnando 2 reti. Nell'estate 2007 venne ceduto a titolo definitivo al Bologna, con la quale ottenne la promozione in Serie A nella stagione 2007-2008. Nella partita Bologna-Siena dell'11 aprile 2009 si infortunò procurandosi una frattura al malleolo sinistro che lo costrinse a stare fuori dai campi di gioco nel finale di stagione.[14] Il 1º febbraio 2010 l'AlbinoLeffe ne ufficializzò l'acquisto, facendogli sottoscrivere un contratto fino al 30 giugno 2011.[15] Chiuse la prima stagione all'AlbinoLeffe con 13 presenze ed un gol. Il 21 marzo 2011 ricevette dal giudice sportivo una squalifica di otto giornate (poi ridotta a cinque) per aver spinto l'arbitro durante la partita contro il Portogruaro di due giorni prima rivolgendogli anche frasi ingiuriose dopo l'espulsione rimediata per simulazioni e proteste successive al cartellino giallo.[16][17] Terminò la seconda stagione in squadra con 23 presenze e 2 gol in campionato, 2 presenze nei play-out contro il Piacenza che decretarono la salvezza della sua squadra, ed una partita di Coppa Italia. Scaduto il contratto con i seriani, si ritirò dal calcio giocato.[18] StatistichePresenze e reti nei club
Palmarès
Note
Collegamenti esterni
|