I deputati dell'Assemblea costituente della Repubblica Romana furono eletti il 21 gennaio 1849; il 18 febbraio ebbero luogo le elezioni suppletive, convocate per raggiungere il numero dei deputati all'Assemblea sia gli eletti che non accettarono l'elezione.
Era la prima volta che si teneva un'elezione a suffragio universale maschile: avevano diritto di voto tutti i maschi che avevano compiuto 21 anni. Ogni votante disponeva di 4 preferenze. I votanti furono circa il 10% della popolazione (250 000 votanti), pari ad un terzo degli aventi diritto. Di fatto, questa fu la consultazione più ampia mai tenutasi in Italia fino al quel momento.
Il 28 gennaio vengono comunicati i risultati. Sono eletti 179 deputati su 200. Per seggi rimasti vacanti (21) sono indette elezioni suppletive per il 18 febbraio seguente.
L'Assemblea risultò composta in misura preminente dagli esponenti degli orientamenti liberali più moderati e riformisti; la maggior parte di essi erano di provenienza dello Stato Pontificio (in particolare 65 erano emiliani e romagnoli; 50 marchigiani, 32 laziali, 25 umbri) e 7 non pontifici (fra i quali Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi).
Lista
G. Filippo Accursi (Collegio di Perugia)
Michele Accursi (elezioni suppletive Collegio di Roma) eletto il 18 febbraio[1] e confermato dall'Assemblea il 27 febbraio
Filippo Amadori (Collegio di Forlì); fu eletto nelle elezioni suppletive, in seguito alla opzione di Beltrami e Fusconi di scegliere altro Collegio; fu confermato deputato dall'Assemblea il 18 marzo 1849)
Francesco Battistoni o Battistini (Collegio di Rieti-Poggio Mirteto)
Pietro Beltrami (Collegio di Forlì e Collegio di Ferrara) optò per quest'ultima provincia e il suo sostituto a Forlì fu confermato dall'Assemblea nella seduta del 18 marzo 1849.
Pompeo Campello conte della Spina (Collegio di Roma, Collegio della Comarca e Collegio di Spoleto)
Giuseppe Cannonieri (Collegio di Roma) la sua elezione è convalidata dall'Assemblea del 27 marzo 1849
Antonio Cansacchi (Collegio di Spoleto)
Girolamo Caporioni (Collegio di Spoleto)
Niccola Carcani nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Vincenzo Cattabeni, figlio del precedente (Collegio di Urbino e Pesaro)
Giovanni Cavalieri Ducati (Collegio di Ferrara)
Giuseppe Cenni (Collegio di Macerata)
Enrico Cernuschi di Milano (elezioni suppletive Collegio di Roma) fu confermato dall'Assemblea il 27 febbraio
Torello Cerquetti (Collegio di Macerata)
Zenocrate Cesari (Collegio di Ancona) si dimise da deputato e il 13 marzo l'Assemblea invitò la Provincia a convocare il Collegio elettorale
Tommaso Ciani (Collegio di Ancona)
Alessandro Cicognani nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Luigi Coccanari di anni 29 (Collegio della Comarca)
Giuseppe Cocchi nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo approvò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Giovanni Battista Laudi nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana. Dal 18 marzo fece parte della rinnovata Commissione parlamentare delle petizioni
Giuseppe Mazzini (elezioni suppletive Collegio di Roma) confermato dall'Assemblea il 27 febbraio
Paride Mazzoleni (elezioni suppletive): nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Olimpiade Meloni (Collegio di Roma) la sua elezione è convalidata dall'Assemblea del 27 marzo 1849
Pietro Mengozzi; nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Giuseppe Meucci; nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana. Dal 18 marzo fece parte della rinnovata Commissione delle petizioni
Alessandro Pettini (Collegio di Forlì); fu eletto nelle elezioni suppletive, in seguito alla opzione di Beltrami e Fusconi di scegliere altro Collegio; fu confermato deputato dall'Assemblea il 18 marzo 1849)
Ignazio Piersanti; nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Paolo Pileri (Collegio di Spoleto)
Agabito Pinci ; fu Commissario della IV Sezione dei deputati; nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Oreste Regnoli (Collegio di Orvieto) è confermato deputato nella sedutadel 25 febbraio 1849
Luigi Ripa (Collegio di Forlì)
Gaetano Rossi di Crevalcore (Collegio di Bologna)
Carlo Rusconi (Collegio di Forlì e Collegio di Bologna) optò per quest'ultima provincia e il suo sostituto a Forlì fu confermato dall'Assemblea nella seduta del 18 marzo 1849.
Luigi Tantini; nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.
Antonio Tassetti (Collegio di Macerata)
Filippo Tornaboni (Collegio di Fermo)
Vincenzo Torricelli (Collegio di Forlì)
Antonio Tranquilli (Collegio di Ascoli) deceduto il 1º marzo 1949
Vincenzo Valentini nella seduta dell'Assemblea del 15 marzo negò la elezione a deputati della Costituente italiana ai 60 che furono eletti con maggiori voti alla Costituente romana.