Dinastia di Gorm
La dinastia di Gorm, (o di Harthacnut, dei Knýtlinga o di Jelling) governò stabilmente la Danimarca tra il X secolo e la prima metà del XII secolo, estendendosi su diversi regni affacciati sul Mare del Nord. Essa deve il suo nome a Gorm il Vecchio ed è nota soprattutto per includere Sweyn Barbaforcuta e Canuto il Grande. Altri nomi di questa dinastia sono casa dei Knýtlinga ("i figli Knútr", di Canuto), casa di Harthacnut e casa di Jelling, attualmente piccola cittadina danese ma importante sito archeologico, contenente tumuli reali e pietre runiche fondamentali per la ricostruzione della storia della Danimarca. La dinastia si estinse con la morte di Canuto "l'Ardito" nel 1042. Persi i domini oltremare, il regno di Danimarca passò al cugino Sweyn Estridson, dando origine alla dinastia degli Estridsen. Ricostruzione storicaDei primi membri di tale dinastia le notizie sono alquanto scarne. Uno degli scritti coevi più importanti è il Gesta Hammaburgensis Ecclesiae Pontificum di Adamo di Brema, il quale riporta re Sweyn Estridsson come sua fonte[1], ed è l'unica fonte primaria che menziona esplicitamente Harthacnut, padre di Gorm[2][3]. Il supposto padre di Harthacnut, secondo la saga Ragnarssona þáttr, era Sigurd Serpente nell'Occhio (Sigurðr ormr í auga)[4], quindi si potrebbe intendere la dinastia di Gorm come un ramo della dinastia di Munsö[4]. Alle informazioni dei primi regnanti pervenute tramite Adamo da Brema si aggiungono quelle presenti nella Vita Ansgarii di san Rimberto, gli scritti di Oscar di Brema, le Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, la Cronaca anglosassone, nonché quelle ricavabili dalle saghe norrene, come la Knýtlinga saga, la Saga di Hervör e il Ragnarssona þáttr, con tutte le dovute cautele dato il loro carattere mitologico. Una menzione a parte necessitano le iscrizioni su alcune pietre runiche, in particolare quelle di Jelling che, per quanto laconiche, costituiscono una testimonianza con una attendibilità ben superiore alle saghe norrene. Albero genealogicoInoltre Emma di Normandia, sorella di Riccardo il Buono (nonno di Guglielmo il Conquistatore), in prime nozze si sposò con Etelredo l'Impreparato, da cui ebbe Edoardo il Confessore, mentre Thorgils Sprakalägg, padre di Ulf Thorgilsson, secondo alcune ricostruzioni storiche del XVIII secolo, era il figlio di Styrbjörn il Forte e di Tyri di Danimarca. Successione sul trono daneseLa dinastia di Gorm regnò stabilmente sul trono danese, conquistando occasionalmente anche altri regni. Il periodo di massima espansione si ebbe con Canuto il Grande, il quale controllava buona parte della Scandinavia e l'Inghilterra. Causa delle continue guerre necessarie per mantenere il dominio, tale unione personale, nonché l'intera dinastia di Gorm, non sopravvisse oltre ai figli di Canuto.
Dinastia dei Munsö-EstridsenCon la morte di Canuto il Grande e di tutti i suoi figli maschi (e con l'entrata in monastero del nipote Elfwine), il trono danese passò a Sweyn Estridson e discendenti, dando inizio al ramo cadetto della dinastia di Gorm detto "dinastia degli Estridsen" o di Munsö-Estridsen, in quanto in esso confluisce anche uno dei due rami cadetti della dinastia di Munsö. I discendenti di Sweyn Estridson governarono la Danimarca dal 1047 al 1412, con delle interruzioni negli anni 1042–1047 ad opera di Magnus I di Norvegia, nel 1332–1340 ad opera della dominazione germanica e nel 1376–1387 ad opera di Olaf IV di Norvegia. Quest'ultimo casato si estinse definitivamente con la morte della regina Margherita I di Danimarca nel 1412. Note
Bibliografia
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