Il territorio si estende su 2.419 km² ed è suddiviso in 87 parrocchie.
Storia
Le origini delle diocesi sono abbastanza oscure: la diocesi di Down risalirebbe al V secolo e quella di Connor al VI secolo. Tuttavia, fino al XII secolo la Chiesa in Irlanda era piuttosto articolata in circoscrizioni ecclesiastiche che facevano capo ai monasteri, dove gli abati a volte ricevevano la consacrazione episcopale.[1] Ciò spiegherebbe anche come nel primo millennio sia alla sede di Down sia alla sede di Connor appaiono associate sedi minori, delle quali non si conserva né la cronotassi, né appare chiaro come si siano estinte. Per Down le sedi minori associate erano Raholp, Gortgrib, Bright, l'isola di Mahee, Moghera, Moville e Bangor. Per Connor le sedi minori associate erano Kilroot, Drumtullagh, Culfeightrim, Coleraine, Inispollen, Armoy e Rashee.[2] Sono noti diversi vescovi di queste sedi minori, che appaiono essere o degli abati consacrati vescovi o dei corevescovi.
La diocesi di Connor è stata fondata da san Mac Nisse, morto nel 514, e originariamente aveva sede nel villaggio di Connor, da dove fu traslata nel Medioevo nell'adiacente monastero agostianiano di Kells. Tra i successori di Mac Nisse si ricordano: Dioma, uno dei vescovi irlandesi a cui la Santa Sede si rivolse in occasione della controversia pasquale nel 640; Aegedcharus, noto per essere uno scrittore o copista; Cuinden, professore ed erudita.
La diocesi di Down è stata fondata, secondo la tradizione, da san Patrizio e la sede vescovile era stabilita nella città di Dun Celtair, oggi Downpatrick. Il primo vescovo di cui si ha conoscenza è san Fergus, morto nel 583. Come per Connor, anche per la sede di Down sono pochi i nomi di vescovi noti per il I millennio.
Il sinodo di Rathbreasail del 1111, che stabilì in Irlanda le circoscrizioni diocesane abolendo quelle monastiche, conservò le sedi di Down e di Connor, mentre le sedi minori appaiono all'epoca già estinte. Nel sinodo vengono definiti anche i territori su cui i vescovi avrebbero esteso la loro giurisdizione: i vescovi di Connor sul territorio di Dalriada e i quelli di Down sul territorio di Ulidia. Il Sinodo di Kells del 1152 confermò le due diocesi. Tra i due sinodi riformatori, le diocesi appaiono unite nella persona del santo vescovo Malachias O'Morgair, che fu tra i principali riformatori della Chiesa irlandese del XII secolo.
L'invasione degli anglo-normanni colpì anche le diocesi irlandesi. Nel 1177 il vescovo di Down fu imprigionato da John de Courcy che si era impadronito della città e che nel 1183 espulse i canonici, sostituendoli con monaci benedettini inglesi. La stessa cattedrale di Down modificò il proprio titolo, da quello della Santa Trinità a quello di San Patrizio, le cui reliquie furono traslate solennemente il 9 giugno 1186.
Nel XIII secolo, i capitoli della cattedrale di Down e del monastero di Bangor rivendicarono il diritto di eleggere il vescovo e di essere la vera cattedrale della diocesi. Papa Innocenzo IV pose fine alla questione a favore di Downpatrick nel 1244.[3] Ma la disputa continuò e provocò una crisi nel 1257, quando i due capitoli elessero due vescovi, Reginald e Thomas Liddell. Il primo fu confermato dall'arcivescovo di Armagh; il secondo appellò a Roma, che gli dette ragione nel 1265; pro bono pacis Reginald fu trasferito a Cloyne.
Le liste fiscali dell'inizio del XIV secolo ci danno un quadro statistico delle due diocesi in questo periodo: la diocesi di Down contava 72 parrocchie, 11 vicariati e 40 cappelle; la diocesi di Connor comprendeva 72 parrocchie, 13 vicariati e 3 cappelle.[4]
Le diocesi di Down e di Connor furono unite il 29 luglio 1439 con decorrenza dalla cessazione dell'episcopato dell'ultimo dei due vescovi; questi erano gli accordi presi dai due vescovi, John di Fossade e John Cely, approvati da Enrico VI (1438) e da papa Eugenio IV (1439). Ma le cose si complicarono quando, deposto John Cely nel 1441 per la sua cattiva condotta, l'arcivescovo di Armagh si rifiutò di riconoscere come unico vescovo John di Fossade. Anche la Santa Sede, dimenticando gli accordi presi, contribuì a rendere ancora più confusa la situazione; nel 1445 nominò per le due sedi unite l'agostiniano Ralph Aderle, il quale, prematuramente deceduto, fu sostituito da Thomas Pollard, consacrato a Roma nella basilica di Santa Maria del Popolo. Quando Pollard arrivò in Irlanda trovò la sua sede occupata da John di Fossade e solo dopo la sua morte poté prendere possesso delle sedi unite di Down e Connor.
In seguito alla Riforma protestante, iniziò per la diocesi un periodo turbolento: la successione episcopale si sdoppiò, con la nascita di un episcopato anglicano, e tutte le strutture cattoliche, cattedrali comprese, furono confiscate dagli anglicani. Il vescovo cattolico Miler Magrath abbracciò la confessione anglicana e per questo fu deposto; il suo successore Donat O'Gallagher non raggiunse mai la sua sede; il successore Conor O'Devany, che fu tra i prelati irlandesi che in gran segreto si riunirono nel 1587 per promulgare i decreti del concilio di Trento, venne imprigionato più volte ed infine processato per alto tradimento, condannato a morte e impiccato il 1º febbraio 1612; papa Giovanni Paolo II lo beatificherà come martire il 27 settembre 1992. Dal 1612 la sede rimase vacante fino al 1717, con delle brevi interruzioni.
Un documento del 1615 (chiamato The terrier)[5] riporta la situazione della diocesi a quella data, che comprendeva in tutto 17 parrocchie, 12 nel territorio di Down e 5 in quello di Connor; probabilmente il documento fa riferimento unicamente alle chiese della diocesi dove era presente un prete.
La diocesi risorse gradualmente, a mano a mano che la persecuzione dei cattolici si placava. Nel XIX secolo furono costruite molte nuove chiese, di cui ben quaranta nel periodo dal 1810 al 1840. Verso il 1800 la diocesi comprendeva 33 parrocchie e 12 vicarie; il Catholic Directory del 1845 menziona 37 parrocchie, 24 vicarie e un totale di 82 chiese, mentre quello del 1900 segnala 54 parrocchie, 74 vicarie e un totale di 114 chiese.[6]
La sede vescovile fu traslata a Belfast, città dove nel 1708 c'erano solo sette cattolici e dove la prima chiesa cattolica fu costruita solo nel 1783. L'attuale cattedrale di San Pietro fu costruita a partire dagli anni 1860: ebbe per lungo tempo il titolo di procattedrale e fu dichiarata cattedrale solo nel 1986.[7]
Nel Novecento la diocesi è stata coinvolta in uno scandalo riguardante abusi sessuali su minori commessi decenni prima da due sacerdoti; la diocesi e la vittima si sono accordati in sede extra-giudiziaria con una compensazione nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro.[8]
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 977.370 persone contava 403.000 battezzati, corrispondenti al 41,2% del totale.
anno
popolazione
presbiteri
diaconi
religiosi
parrocchie
battezzati
totale
%
numero
secolari
regolari
battezzati per presbitero
uomini
donne
1950
182.186
755.382
24,1
264
213
51
690
112
514
62
1970
259.006
985.748
26,3
341
257
84
759
245
2
73
1980
297.000
1.060.000
28,0
277
207
70
1.072
217
389
76
1990
298.000
1.162.000
25,6
282
213
69
1.056
149
437
84
1999
307.394
1.000.000
30,7
275
208
67
1.117
118
335
88
2000
310.513
1.000.000
31,1
272
205
67
1.141
114
327
88
2001
312.056
1.000.000
31,2
272
201
71
1.147
113
310
88
2002
315.381
1.000.000
31,5
267
196
71
1.181
111
305
88
2003
313.093
1.000.000
31,3
251
190
61
1.247
99
293
88
2004
317.622
1.000.000
31,8
253
189
64
1.255
101
289
88
2006
321.021
1.000.000
32,1
243
183
60
1.321
93
266
88
2013
464.429
1.017.000
45,7
219
167
52
2.120
79
192
87
2016
467.500
1.022.000
45,7
218
164
54
2.144
77
157
87
2019
402.470
977.600
41,2
208
153
55
1.934
8
77
132
87
2021
403.000
977.370
41,2
190
141
49
2.121
8
71
111
87
Note
^Nella concezione monastica della Chiesa irlandese, il vescovo non esercitava alcun potere di giurisdizione (proprio dell'abate), e i suoi compiti erano essenzialmente liturgici e sacramentali.
^Creduto morto, fu nominato a Roma un nuovo vescovo, Gregory, il 29 gennaio 1353; risolto l'inconveniente, l'eletto divenne vescovo titolare e poi trasferito alla sede di Elphin (1357). Cfr. O'Laverty, op. cit., p. 185.
^Henry Cotton inserisce nel 1210 un vescovo di nome Christian O'Kearney, e in questo modo raddoppia la figura del vescovo Reginald; Christian O'Kearney fu probabilmente solo un abate di Connor e non un vescovo; è escluso da O'Laverty e Mooney.
^Secondo O'Laverty (op. cit., p. 250) ricevette la consacrazione solo verso la fine di settembre 1242.
^Deceduto prima del 16 luglio (O'Laverty, op. cit., p. 254).
^Eletto dal capitolo, non fu mai confermato né consacrato; cfr. Mooney, op. cit., col. 764.
^Rimase amministratore apostolico fino al 21 gennaio 2023. Dal 21 gennaio 2023 al 19 marzo 2024, giorno della presa di possesso di Alexander Aloysius (Alan) McGuckian, S.I., fu amministratore apostolico Donal McKeown, vescovo di Derry.
(EN) Henry Cotton, The Succession of the Prelates and Members of the Cathedral Bodies of Ireland. Fasti ecclesiae Hiberniae, Vol. 3, The Province of Ulster, Dublin, Hodges and Smith, 1849, pp. 195–203, 245-250
(EN) James O'Laverty, The bishops of Down & Connor, An Historical Account of the Diocese of Down and Connor, Ancient and Modern, vol. V, Dublin, 1895