I principali siti di pellegrinaggio nella diocesi sono: Notre-Dame de Parménie, rifondata nel XVII secolo per opera di una pastorella; Notre-Dame-de-l'Osier, a Vinay, che risale al 1649 e soprattutto il celebre santuario di Nostra Signora de La Salette, che deve le sue origini all'apparizione della Vergine, il 19 settembre 1846 a Maximin Giraud e a Mélanie Calvat.
Il territorio si estende su 7.431 km² ed è suddiviso in 47 parrocchie.
I benedettini e gli agostiniani fondarono ben presto numerosi monasteri nella diocesi, come quello di Vizille già esistente nel 726, ma un pieno sviluppo della vita monastica si ebbe durante l'episcopato di Sant'Ugo. L'abbazia di Saint-Martin de Miséré, da cui trassero origine molti monasteri agostiniani e la scuola del priorato di Villard Benoît a Pontcharra furono importanti durante il XII e il XIII secolo. Ma la forma peculiare del monachesimo nel Delfinato, fin dai tempi di sant'Ugo, fu quella dei certosini fondati da san Bruno nel 1084 con l'erezione in diocesi della Grande Chartreuse, casa madre dell'Ordine.
Dalla prima metà del XIII secolo la branca francese dei Valdesi fece del Delfinato il suo centro principale. Da qui proveniva Guglielmo Farel, il più abile predicatore riformato francese. Pierre de Sébiville, un francescano apostata, introdusse a Grenoble nel 1522 il protestantesimo, che ebbe un largo seguito in tutta la diocesi. Questa fu poi segnata duramente dalle guerre di religione, specialmente nel 1562, quando il crudele barone des Andrets agì come luogotenente generale in Delfinato del principe di Condé.
I due soggiorni a Grenoble nel 1598 e nel 1600 del gesuitaPierre Coton, successivamente confessore di Enrico IV di Francia, riuscirono a suscitare notevoli conversioni dal protestantesimo; in memoria di ciò il connestabile di Francia, de Lesdiguières, che si era lui stesso convertito nel 1622, favorì la fondazione a Grenoble di una casa di gesuiti, presso la quale, nel 1651, i gesuiti istituirono un collegio. Fu comunque durante l'episcopato di Pierre Scarron (1620-1667) che il cattolicesimo nel Delfinato poté dirsi ristabilito.
Nella seconda metà del XVII secolo emerge la figura di Étienne Le Camus, unico vescovo di Grenoble diventato cardinale, che si impegnò ad applicare le decisioni del concilio di Trento, attraverso numerose visite pastorali e la fondazione del seminario.
Il 18 agosto 1779 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Chambéry.
Papa Pio VI, condotto prigioniero in Francia, passò due giorni a Grenoble nel 1799. Anche Pio VII fu tenuto al confino nella prefettura di Grenoble dal 21 luglio al 2 agosto 1808. Al vescovo Simon fu impedito di fargli visita.
Nel 1815, nella cappella del seminario, riceve l'ordinazione sacerdotale Giovanni Maria Vianney, sacerdote della diocesi, meglio conosciuto come curato d'Ars, canonizzato nel 1925 e proclamato patrono di tutti i parroci nel 1929. Originario della diocesi fu anche Henri Grouès, conosciuto come abbé Pierre, fondatore della comunità Emmaus.
Il 15 dicembre 2006 ha assunto la presente denominazione di diocesi di Grenoble-Vienne.[1]
Cronotassi dei vescovi
Il più antico catalogo dei vescovi di Grenoble è contenuto nel primo dei cartulari attribuito a sant'Ugo, tra XI e XII secolo.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
^Partecipò al concilio di Parigi e si fece rappresentare a quello di Lione; secondo Duchesne questi due concili si svolsero nel 552 e nel 570; per Gallia christiana invece essi datano 555 e 567.
^Siagrio II è l'unico tra i vescovi storicamente documentati assente nell'antico catalogo episcopale di sant'Ugo.
^Di questo santo esiste un ricordo liturgico, che attesta la sua festa il 12 gennaio.
^Secondo Gallia christiana è documentato nel 732. Secondo Duchesne, i successivi vescovi fino a Ebroaldo compreso sono conosciuti solo per la loro presenza nel catalogo di sant'Ugo; per alcuni di essi Gallia christiana riporta, con il beneficio del dubbio, alcuni riferimenti cronologici.
^Rinunzia alla sede di Orange, e nel 1484 ritorna sulla sede di Grenoble.