Diocesi di Leuce
La diocesi di Leuce (in latino Dioecesis Leucena) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaLeuce, identificabile con Lefke o con Capolova nella Bulgaria meridionale, è un'antica sede vescovile della provincia romana di Tracia nella diocesi civile omonima. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Filippopoli. La diocesi appare per la prima volta nella Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo), dove occupa il 5º posto nella lista delle suffraganee di Filippopoli.[1] La sede è ancora menzionata in tutte le Notitiae successive fino al XII secolo.[2] Probabilmente Leuce fu una delle 553 diocesi bizantine scomparse dopo il 1453.[3] Unico vescovo conosciuto è Simeone, che partecipò al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio di Costantinopoli. Dal XVIII secolo Leuce è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 26 marzo 1987. La sede è menzionata dalle fonti come Leucensis, e solo con la nomina di Teodosio Clemente de Gouveia del 1936 assume il nome di Leucena.[4] Il titolo di Leuce viene assegnato anche dal patriarcato di Costantinopoli, dove sono noti titolari dal 1769, e dalla Chiesa ortodossa bulgara, il cui primo titolare morì nel 1937.[5] CronotassiVescovi greci
Vescovi titolari latini
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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