Diocesi di Ofena
La diocesi di Ofena (in latino Dioecesis Aufenensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaAufinum è un antico centro del popolo dei Vestini, che fu sede di una diocesi cristiana nel periodo tardoantico, scomparsa probabilmente con l'invasione dei Longobardi nella seconda metà del VI secolo.[1] L'unica menzione storicamente certa dell'esistenza di questa diocesi è una lettera di papa Simplicio del 19 novembre 475,[2] che risponde ad un precedente scritto dei vescovi Florenzio, Severo ed Equizio[3], che accusavano Gaudentius Aufiniensis di aver proceduto ad illecite ordinazioni presbiterali e di aver intascato per tre anni la totalità delle entrate della sua Chiesa. Il papa risponde ai tre vescovi, decidendo in primo luogo di privare Gaudenzio del diritto di procedere ad altre ordinazioni; il vescovo Severo viene incaricato di regolare il caso dei chierici ordinati in modo illegittimo, e se necessario di destituirli dal sacerdozio; Gaudenzio è inoltre costretto a restituire i beni che ha sottratto alla diocesi, che verranno gestiti dal prete Bonager, a favore dei poveri, della Chiesa e del clero di Aufinum. Secondo Kehr[4] la diocesi potrebbe essere menzionata anche in una lettera che papa Gelasio I scrisse nel 494/495 ai vescovi Respetto e Geronzio[5], perché si occupassero della petizione inviata a Roma dal clero della Aufidianae civitas contro il proprio vescovo; il dubbio nasce dal fatto che la Aufidianae civitas farebbe riferimento alla città sannitica di Aufidena, mentre se la lezione corretta fosse Aufinianae civitas, il riferimento sarebbe alla città dei Vestini. Dal 1970 Ofena è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 5 dicembre 1998 il vescovo titolare è José Luis Redrado Marchite, O.H., segretario emerito del Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari. CronotassiVescoviVescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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