Emilio Raicevich
Emilio Raicevich (Trieste, 1873 – Buenos Aires, 23 settembre 1924) è stato un lottatore e attore italiano. Fu con i fratelli Giovanni Raicevich e Massimo Roberto Raicevich uno dei lottatori più forti del primo Novecento.[1] BiografiaNacque a Trieste da padre dalmata e madre milanese. Irredentista, lasciò Trieste per non svolgere il servizio militare nell'esercito austriaco e si trasferì a Milano assieme ai fratelli.[2] Assieme ai fratelli nel 1905 fondò il cosiddetto "Circolo Raicevich" in via Foscolo a Trieste, luogo di sviluppo della lotta all'epoca molto in voga. Nel 1902 ad Alessandria diventarono tutti e tre campioni italiani in tre diverse categorie.[3] Ebbe innumerevoli successi nella lotta, classificandosi quarto al mondiale di Parigi, anche se non ebbe il successo sportivo del fratello minore Giovanni, che fu campione del mondo.[1] I giornali francesi definirono le sue lotte come quelle di un "selvaggio" e lui commentò la situazione affermando:[2] «Meno forte di mio fratello, io sono più impetuoso, e metto nei miei attacchi tutto l'ardore. È bastata questa mia veemenza per farmi apparire quasi brutale. È forse la lotta fatta di colpi delicati? Io lotto con tutto il mio impegno per vincere lealmente e non per fare dell'accademia.» Nel 1915 si arruolò nei volontari dell'esercito e fece parte del corpo volontari automobilisti.[4] Quell'anno il fratello Massimo, che avendo sposato una donna tedesca viveva in Germania, venne fermato alla frontiera, mentre stava facendo rientro in Italia, e condotto a Salisburgo, dove venne rinchiuso nella fortezza destinata ai prigionieri italiani.[5][6] Lì morì in circostanze misteriose.[5] Secondo alcune fonti sarebbe stato fucilato dagli austriaci.[7] Prese parte ai film La lotta e i lottatori nel 1911 e Le due orfanelle nel 1918. Morì il 23 settembre 1924 a Buenos Aires dove si trovava per partecipare alle gare del diciannovesimo campionato internazionale di lotta greco-romana.[8] A lui e a Carlo Galimberti, vengono intitolati nel 1942 i Trofei di Propaganda istituiti dal presidente della Federazione Italiana Atletica Pesante e organizzati da La Gazzetta dello Sport e riservati ai giovani lottatori. Filmografia
Note
Bibliografia
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