Il termine fu coniato nel 1851 in occasione della prima esposizione di Londra, nel Regno Unito, e la sua regolamentazione è oggi in capo al BIE, fondato nel 1928 allo scopo di fornire raccordo amministrativo e culturale alle varie esposizioni.
Le esposizioni internazionali sono di diverso tipo: quelle universali, quelle specializzate e altre più settoriali.
La prima esposizione internazionale fu l'Esposizione Universale di Londra. Venne organizzata nel 1851 al Crystal Palace in Hyde Park ed è conosciuta anche come la Great Exhibition (formalmente Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations). Ciò nacque grazie ad un'intuizione del Principe Alberto, marito della Regina Vittoria, e divenne il riferimento per tutte le successive, influenzando numerosi aspetti della società quali le arti, l'educazione, il commercio e le relazioni internazionali.
La seconda Esposizione Universale fu l'Esposizione Universale di Parigi del 1855, che venne accolta dalla Francia come una sfida per superare il grande successo della precedente manifestazione londinese.
La scelta di organizzare le esposizioni universali maggiori solo una volta ogni cinque anni è stata probabilmente presa per ridurre le spese dei Paesi partecipanti.
Negli anni, il Bureau International des Expositions ha prodotto varie regolamentazioni, con le quali ha adottato diverse classificazioni delle esposizioni universali. Di conseguenza, si possono distinguere: Esposizioni Generali di 1ª e di 2ª categoria (tenutesi tra gli anni 1931 e 1980), Esposizioni Universali (tra il 1980 e il 1996) e International Registered Exhibitions (a partire dal 1980). Inoltre, si considerano Universali anche (e solo) alcune esposizioni internazionali svoltesi prima della creazione del BIE, da esso riconosciute come esposizioni storiche.
A seguire, viene presentato un elenco di tutte le Esposizioni Universali, sia storiche sia direttamente patrocinate dal BIE.
Lungo i decenni questa espressione è stata associata indiscriminatamente a qualsiasi di esposizione carattere internazionale sebbene l'organismo internazionale che coordina gli eventi di questo genere, il Bureau International des Expositions (abbreviato in BIE), definisse una nomenclatura ben precisa. In tempi moderni comunque l'aggettivo universale viene associato a qualsiasi Expo di categoria superiore (in contrasto con le Esposizioni specializzate, più piccole).
L'attrazione principale delle Esposizioni sono i padiglioni nazionali, gestiti dai Paesi partecipanti, che si aggiungono ai padiglioni tematici dell'organizzazione. Storicamente ogni esposizione è stata sempre caratterizzata da particolari strutture, divenute simbolo dell'esposizione, nonché talvolta della città organizzatrice o del Paese organizzatore stesso.
Secondo le ultime regole definite dal BIE un'Esposizione Universale (in lingua ingleseWorld Expo o International Registered Exhibition) è caratterizzata da:[3]
Frequenza: ogni 5 anni
Durata massima: 6 mesi
Costruzione dei padiglioni da parte dei partecipanti
Dimensioni dell'area non definite
Tema generale
Riutilizzo dei luoghi dopo la manifestazione
Le strutture espositive di un'Esposizione universale sono normalmente e per la maggior parte temporanee, e vengono smantellate a fine evento. Ciò non succede alle strutture principali (centri congressi, anfiteatri, teatri, padiglioni dei Paesi organizzatori, ecc.) che solitamente sono riutilizzate e riconvertite. Tutto questo vale anche per quanto riguarda le Esposizioni Specializzate: nonostante la rimozione quasi integrale delle strutture, spesso accade che alcuni padiglioni restino installati sul luogo, per essere destinati ad un altro scopo.
Talvolta alcune installazioni di Esposizioni, tanto di Universali quanto di Specializzate, sono state mantenute e diventate veri e propri simboli cittadini o nazionali:
A Budapest, delle strutture dell'Expo 1896 (che prevedevano anche un villaggio di contadini ricostruito alla perfezione con famiglie intere che vi abitavano nei giorni della Esposizione) rimangono vari complessi architettonici nella zona di Piazza degli Eroi, dove è possibile seguire la storia dell'architettura ungherese (romanico, gotico, rinascimento e barocco).
Il Crystal Palace, della prima esposizione universale di Londra del 1851, scelto perché poteva essere riciclato per recuperare le perdite, fu un tale successo che venne spostato e divenne permanente, solo per essere distrutto da un incendio (del suo contenuto) nel 1936.
Per l'Expo Internazionale del 1992 a Genova venne costruito l'acquario, recuperato il Porto Antico con i magazzini del cotone ed installato il Grande Bigo con ascensore panoramico tuttora in funzione.
Un caso particolare è il quartiere EUR di Roma, costruito in previsione dell'Esposizione Universale del 1942, che non si svolse mai a causa della seconda guerra mondiale.
Inoltre, alcuni siti di Esposizioni universali e specializzate sono divenuti dei parchi che incorporano alcuni elementi dell'Esposizione stessa, come accaduto a:
Alcuni padiglioni sono stati spostati oltremare intatti; il padiglione dell'URSS dell'Expo 1967 è oggi a Mosca.
Note
^ Silvia Moretti, Esposizioni internazionali, in Enciclopedia dei ragazzi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 19 marzo 2021.