All’edizione del 1969 parteciparono 16 Paesi. Alla fine delle votazioni, quattro paesi si trovavano appaiati al primo posto: il Regno Unito (con Boom Bang-a-Bang, cantata da Lulu), la Spagna (con Vivo cantando, interpretata da Salomé), i Paesi Bassi (De troubadour, eseguita da Lenny Kuhr) e la Francia (con Un jour, un enfant di Frida Boccara), tutti a quota 18 punti. Dato che all’epoca il regolamento non prevedeva nessuna soluzione per un ex-aequo in cima alla classifica, tutti e quattro i paesi furono dichiarati vincitori. Ci furono a disposizione solo quattro medaglie (una per l'interprete e tre per i compositori) che però vennero date tutte ai cantanti. I compositori dei quattro brani ricevettero la medaglia qualche tempo dopo.
L'Austria decise di non mandare nessun rappresentante a causa della presenza di Paesi governati da dittatori. Il Galles avrebbe voluto partecipare e organizzò anche un concorso per selezionare il partecipante, ma la candidatura venne rifiutata in quanto non si trattava di un Paese sovrano e solo la BBC aveva l'esclusiva per rappresentare il Regno Unito.
Questa edizione del "Gran Premio" fu segnata da altri eventi: Salvador Dali creò la campagna pubblicitaria dell'Eurofestival e il principato di Monaco fu rappresentato da un ragazzino di dodici anni, che si classificò al terzo posto. Infine si è creduto che il Liechtenstein avesse tentato di partecipare con la canzone Un beau matin interpretata da Vetty, non potendolo fare perché non ha una rete televisiva nazionale. La canzone era in realtà una parodia ideata dal comico francese Jacques Martin.[1]
Trasmissione
La televisione spagnola trasmetteva ancora in bianco e nero e non possedeva alcuna telecamera per riprendere a colori. Il pubblico spagnolo vide la trasmissione ancora in bianco e nero mentre in Europa - dove possibile - venne vista a colori grazie alle telecamere che la tv spagnola aveva noleggiato dalla televisione tedesca.