Nelle sue opere non si trova solo la finitura dell'esecuzione, dato che i suoi ritratti si caratterizzarono per una brillante ed efficacia espressiva che ricorda Francisco Goya,[5][3] per una finezza di esecuzione, per un colorito fresco.[2]
Tra i suoi ritratti più celebri si ricordano quelli della Imperatrice Giuseppina, di G. B. Maggi, di Pietro Cavagnari, di Giorgio d'Inghilterra, delle regine Giulia di Spagna e Desirée di Svezia.[2][4]
Opere
Ritratti
Imperatrice Giuseppina;
G. B. Maggi;
Pietro Cavagnari;
Giorgio d'Inghilterra;
Giulia di Spagna;
Desirée di Svezia.
Note
^(FR) Musée Cognacq-Jay e Nathalie Lemoine-Bouchard, Quaglia Paolo-Ferdinando, in Les miniatures, 2002, p. 281.
^abcdQuaglia, Ferdinando, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, pp. 425.
P. D'Ancona, Di alcuni codici miniati delle biblioteche tedesche e austriache, in L'Arte, X, 1907, pp. 25-32.
P. D'Ancona, La miniatura fiorentina, Firenze, 1914.
(EN) Christopher De Hamel, A History of Illuminated Manuscripts, Boston, David R. Godine, 1986.
U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto, 1923.
Adolfo Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, Milano, 1923.
F. Wittgens, La miniatura nel pieno Rinascimento di Milano, in Storia di Milano, VII, Treccani, 1956.
(FR) Musée Cognacq-Jay e Nathalie Lemoine-Bouchard, Quaglia Paolo-Ferdinando, in Les miniatures, 2002, p. 281.
(FR) Emmanuel Bénézit, Quaglia Ferdinando, in Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays, III, Parigi, Gründ, 1924, p. 1160.