In seguito all'adozione da parte del Regio Esercito dell'obice da 75/18, si rese necessario un trattore d'artiglieria leggero per il traino del pezzo e delle munizioni in montagna. La Officine Costruzioni Industriali (OCI) di Modena, un'azienda impiantata dal gruppo FIAT nel 1928 su un ex-proiettificio, presentò nel 1934 un prototipo basato sul trattore agricoloFiat 708 C, opportunamente rinforzato e ridenominato Fiat-OCI 508 CM, dove la "M" sta per "militare". Nel 1935 fu ordinato il primo lotto di 200 mezzi, designati dall'esercito come trattore da montagna OCI 708 CM. Il mezzo rimase in produzione fino al 1943.
Il 708 CM conserva l'impostazione tipica del trattore agricolocingolato; esso infatti deriva dal Fiat 708 C, versione alleggerita del Fiat 700 C, il primo trattore cingolato prodotto in serie in Europa. Il motore, a differenza dei predecessori a petrolio, è un Fiat 308 C a benzina da 2520 cm³, erogante 30 hp a 2300 giri/min. Il volante, disassato a destra, attiva le frizioni di sterzo. Il treno di rotolamento differisce dal 708 C: la ruota motrice dentata è anteriore ed il sistema di sospensione a balestre dei rulli tendi-cingolo ricorda quello dei carriserie M.
Ottimo nel fuori-strada, la meccanica fragile lo penalizza sui lunghi tragitti, tanto che solitamente veniva trasferito su autocarro. Oltre che nel ruolo "istituzionale" di traino del pezzo da 75/18 e del relativo cassone da 80 munizioni, fu impiegato anche nel trasporto di materiale per i reparti di fanteria. Fu testato positivamente per il traino del 47/32 Mod. 1935, ma l'esperimento non ebbe seguito.
Bibliografia
Trattori da collezione, Hachette, pag. 17.
Gli Autoveicoli tattici e logistici del Regio Esercito Italiano fino al 1943, Nicola Pignato e Filippo Cappellano, tomo II, Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, 2005.