Finn Olav Gundelach
Finn Olav Gundelach (Vejle, 23 aprile 1925 – Strasburgo, 13 gennaio 1981) è stato un diplomatico e politico danese. È stato ambasciatore, vice direttore generale del GATT e commissario europeo. BiografiaEstrazione e formazioneGundelach era figlio di un insegnante[1]. Studiò economia a Vejle ed Aarhus[1]. Durante gli studi si impegnò notevolmente nella politica studentesca e divenne vicepresidente dell'associazione studentesca nazionale[1]. Carriera diplomaticaNel 1953 Gundelach entrò nel servizio diplomatico danese e fu nominato capo di sezione al ministero degli esteri[1]. Nel 1955 venne nominato rappresentante permanente della Danimarca presso l'ufficio delle Nazioni Unite per l'Europa a Ginevra[2]. Direttore del GATTNel 1959 Gundelach fu nominato direttore del dipartimento per la politica commerciale del GATT[2]. Nel 1961 fu promosso assistente segretario, nel 1962 vice segretario e nel 1965 vice direttore generale del GATT[2]. Ebbe un ruolo particolarmente importante nei negoziati del Kennedy Round per la riduzione delle tariffe doganali[1]. Commissario europeoNel 1967 Gundelach fu nominato ambasciatore della Danimarca presso le Comunità europee e negli anni successivi seguì da vicino i negoziati per l'ingresso del suo paese nelle Comunità[1]. Dopo l'ingresso della Danimarca nelle Comunità europee avvenuto nel 1973 Gundelach fu nominato commissario europeo. Entrò a far parte della Commissione Ortoli il 6 gennaio 1973 e ricevette la delega al mercato interno e all'unione doganale[3]. Gundelach fece parte anche della successiva Commissione Jenkins tra il gennaio 1977 ed il gennaio 1981, in cui fu vicepresidente e commissario per l'agricoltura e la pesca[3]. Come commissario per l'agricoltura Gundelach propose misure per limitare la sovrapproduzione di latte[3]. Fu riconfermato nell'incarico nella successiva Commissione Thorn, ma morì improvvisamente una settimana dopo l'inizio del mandato. Gundelach è stato considerato come il danese più influente a livello globale durante gli anni Settanta[2]. Fu un sostenitore convinto dell'integrazione europea, anche se rimase scettico sulla retorica europeista e sui progetti utopici di rafforzamento dell'integrazione[2]. Politicamente Gundelach era vicino ai socialdemocratici, ma rimase attento a dialogare con le diverse realtà politiche[2]. Note
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