La Parigi-Roubaix si caratterizza per i numerosi tratti di pavé classificati in base al numero di stelle: la foresta di Arenberg è uno dei settori più impegnativi, convenzionalmente descritto con "cinque stelle", la massima difficoltà, insieme al pavé di Mons-en-Pévèle e al Carrefour de l'Arbre.
Il tratto di strada della foresta di Arenberg è stato introdotto nel percorso della Parigi-Roubaix nel 1968 per volere del direttore di corsa Jacques Goddet, e in breve tempo è diventato uno dei settori più famosi e difficili della corsa.[1] Lungo 2 400 metri, il settore è caratterizzato da un selciato in cattivo stato e, nella prima parte, da una leggera salita: l'attraversamento di tale settore causa perciò spesso una prima selezione tra i ciclisti, risultando peraltro luogo ove, soprattutto nelle edizioni contrassegnate dal maltempo, si verificano molte cadute. È per questo considerato un settore decisivo della corsa, nonostante sia ancora relativamente lontano dal traguardo finale (è a 95 chilometri dall'arrivo di Roubaix).[1] Durante lo svolgimento della corsa è inoltre l'unico tratto dove vengono poste delle balaustre, dal momento che la strada è stretta e l'afflusso di pubblico è enorme.[2]
Dal 1968 ha sempre fatto parte della classica denominata "l'inferno del nord" e solo nell'edizione del 2005 venne esclusa per il pessimo stato del suo fondo, ma già l'anno successivo venne di nuovo compresa nel tracciato.[3] Nell'edizione della corsa del 1998 il belga e triplice vincitore Johan Museeuw cadde nella foresta rompendosi un ginocchio.[4]