Appartenente ad una famiglia di scalpellini fiesolani. Fin dal 1461 fu a Bologna, impegnato, con ruolo secondario, nel cantiere di san Petronio[1]. Ritornato a Firenze lavorò alla Badia fiesolana per decori architettonici. Nel 1467 lo troviamo a Forlì per il Sepolcro di Barbara Manfredi, moglie del signore della città, Pino III Ordelaffi. La successiva carriera fu quasi quella di un maestro itinerante, attivo a Firenze, ma con numerose committenze anche dalla Romagna, Umbria e Marche, dove si trovano numerose opere.
Lasciò 3 figli maschi, tutti scultori, tra i quali Sebastiano che scolpì il monumento di Pio III in S. Pietro in Vaticano. Alla sua morte fu sepolto nella chiesa di San Pier Maggiore a Firenze.[2]