Il primo tentativo di raccogliere e pubblicare la storia delle diocesi tedesche in un libro di consultazione risale alla fine del XVIII secolo, all'opera incompiuta di Martin Gerbert, principe-abate dell'abbazia di San Biagio nella Foresta Nera.
Nel 1917 Paul Fridolin Kehr rifondò il progetto Germania Sacra presso il Kaiser-Wilhelm-Institut für Deutsche Geschichte di Berlino (con il patrocinio della relativa Società Kaiser Wilhelm). Kehr tentò di collegare i progetti di ricerca esistenti a livello nazionale, per creare un catalogo archivistico di monasteri, conventi, capitoli di cattedrali e dignitari religiosi. Dopo vari problemi finanziari, l'11 giugno 1929 fu dato alle stampe il primo di sette volumi dell'Alte Folge, collana pubblicata tra il 1929 e il 1972.[1]
Dopo la Seconda guerra mondiale e la morte di Kehr, la neocostituita Società Max Planck subentrò, al disinteresse della Società Kaiser Wilhelm, come soggetto patrocinatore dell'istituto e del suo progetto. Hermann Heimpel, primo direttore dell'Istituto Storico "Max Planck" di Gottinga, fino al 1956 fu anche direttore accademico di Germania Sacra, occupandosi di coordinare il lavoro di ricercatori esterni. Mentre la prima serie di sette volumi doveva ancora essere completata, tra il 1966 e il 1972 i ricercatori diretti da Heimpel iniziarono a scrivere e pubblicare Neue Folge, la seconda serie di 50 volumi pubblicati dal 1962 al 2007.[1]
A seguito dell'apertura del centro "Jupiter" di neuroscienze con la Florida Atlantic University, nel 2007 l'Istituto Storico "Max Planck" mutò la propria attività e l'anno dopo il testimone del progetto passò all'Accademia di Scienze e Lettere di Gottinga. Sotto la supervisione di Hedwig Röckelein[2], furono pubblicati i volumi di Dritte Folge, la terza serie di Germania Sacra che nel 2018 aveva raggiunto le quattordici unità.[1]
Tre anni prima, era stato pubblicato il primo volume supplementare, contenente le bozze preliminari di Germania Sacra.[2]
Obbiettivi e metodi
Il progetto editoriale Germania Sacra aveva l'obbiettivo di fornire una descrizione storica e statistica delle istituzioni ecclesiastiche esistite dal Sacro Romano Impero all'inizio del XIX secolo mediante la rappresentazione di tutte le fonti storiche e della letteratura secondaria note sul tema. Le istituzioni prese in considerazione includono le diocesi (e in particolare i vescovi), i capitoli delle cattedrali, i monasteri e i conventi fino all'epoca della Riforma e della secolarizzazione.
Paul Kehr dispose che le prime fasi di raccolta delle fonti storiche e stesura dei testi fossero condotte principalmente da archivisti. Dagli '90, la ricerca storica delle fonti fu separata dall'attività editoriale dei contenuti, aprendo alla collaborazione di archivisti, storici, membri di ordini ecclesiastici, teologi e vari altri.[1]
Le pubblicazioni di Germani Sacra sono suddivise nelle tre serie (Alte Folge, Neue Folge e Dritte Folge), alle quali si aggiungono lo Studien zur Germania Sacra e il Supplementbände zur germania Sacra.[1]
Oltre ai volumi dell'edizione a stampa, il progetto prevede due database: un inventario completo di chierici medioevali e moderni[3], e il "Database di monasteri, conventi e chiese collegiali dell'Antico Impero".[4]
Pubblicazioni e edizioni digitali
Alte Folge
n.
Titolo
Autore
Anno di pubblicazione
Online
AF Abt 1
Das Bistum Brandenburg 1 (Germania Sacra A. F. Abt. 1: Die Bistümer der Kirchenprovinz Magdeburg)
Das Erzbistum Magdeburg 1,2: Die Kollegiatstifte St. Sebastian, St. Nicolai, St. Peter und Paul und St. Gangolf in Magdeburg (Germania Sacra A. F. Abt. 1: Die Bistümer der Kirchenprovinz Magdeburg)
Die Bistümer der Kirchenprovinz Mainz. Das Bistum Hildesheim 2. Das Benediktiner(innen)kloster Brunshausen. Das Benediktinerinnenkloster St. Marien vor Gandersheim. Das Benediktinerkloster Clus. Das Franziskanerkloster Gandersheim.
Die Bistümer der Kirchenprovinz Trier. Das Erzbistum Trier 2. Die Stifte St. Severus in Boppard, St. Goar in St. Goar, Liebfrauen in Oberwesel, St. Martin in Oberwesel.
Die Bistümer der Kirchenprovinz Trier. Das Erzbistum Trier 5. Die Stifte St. Severus in Gemünden, St. Maria in Diez mit ihren Vorläufern. St. Petrus in Kettenbach. St. Adelphus in Salz.